Durante la mia ricerca sui Caduti Biellesi della Grande Guerra ho avuto modo di consultare il volumetto che ricorda l’inaugurazione della lapide a ricordo di 23 Caduti del Liceo Classico, cerimonia avvenuta il 4 novembre 1920. Sulla attuale compaiono quattro nomi oltre a quelli riportati nel libretto e Mario Roccavilla, deceduto nel 1924, sembra aggiunto “a posteriori”.  Ho trovato una lettera del Liceo, presso l’Archivio di Stato di Biella, indirizzata al Comune di Biella, dove si parla, negli anni ’30, dell’ inaugurazione di una lampada votiva davanti ai 27 Caduti, ora scomparsa. Seguiamo l’ordine cronologico con alcune notizie storiche per inquadrare l’azione cui questi Allievi hanno partecipato e sono morti.

Tra il 18 luglio e il 3 agosto 1915 si combatte la seconda battaglia dell’Isonzo contro le posizioni del Monte San Michele e Monte Sei Busi, sul fronte della 3° Armata. Dopo alterni attacchi e contrattacchi la situazione non modifica lo stato delle cose.

MALLEUS GIUSEPPE di Giovanni – Medaglia d’Argento al Valor Militare.

Capitano in Servizio Attivo 128° Reggimento Fanteria Firenze, nato il 9 agosto 1872 a Masserano, morto il 29 luglio 1915 sul Monte San Michele per ferite riportate in combattimento.

BOGGIO CORRADO di Maurizio –Medaglia d’Argento al Valor Militare.

Tenente di Vascello in Servizio Attivo, Stato Maggiore della R. Marina, nato il 15 maggio 1880 a Strona, morto il 5 agosto 1915 in seguito al siluramento del sommergibile Nereide da parte del sommergibile austriaco U5, al largo dell’isola di Pelagosa in Adriatico. Lo scafo del sommergibile viene recuperato nel 1972 da una ditta di salvataggi croata.

L’Italia ha da sempre vagheggiato il “Mare Nostrum”, quello Adriatico, e la conquista di questa isola, posta al centro, entrava nel progetto per il controllo di esso.

Il 10 novembre 1915 inizia la quarta battaglia dell’Isonzo e dura fino al 2 dicembre, sul fronte della 2° e della 3° Armata. I risultati sono ininfluenti; la Brigata Sassari riesce a conquistare le contese trincee “delle Frasche” e “dei Razzi”.

GUALA UGO di Andrea – Medaglia d’Argento e di Bronzo al Valor Militare.

Capitano in Servizio Attivo 1° Reggimento Fanteria Re, nato il 5 dicembre 1886 a Biella, morto il 20 novembre 1915 a Quisca nell’ospedaletto da campo n. 11 per ferite.

FIORIO – BELLETTI UBERTO di Carlo

Capitano 4° Reggimento Alpini, Battaglione Ivrea, nato il 15 agosto 1881 a Catania, morto il 2 dicembre 1915 sul Monte Nero per ferite.

ZANNONE ENRICO EZIO di Eugenio – Medaglia d’Argento al Valor Militare.

Sottotenente di Complemento 3° Reggimento Alpini, Battaglione Val Pellice, nato il 26 dicembre 1894 a Portula, morto il 3 dicembre 1915 sul Monte Mrzli per ferite.

DELLEANI MARIO di Giovanni Battista

Soldato 54° Reggimento Fanteria Umbria, nato il 17 aprile 1893 ad Occhieppo Superiore, morto l’8 aprile 1916 a Misurina nel 1° Reparto Someggiato della 2° Sezione di Sanità per ferite.

GERMANO LELIO ARTURO di Giovanni

Tenente di Complemento 2° Reggimento Alpini, Battaglione Saluzzo, nato il 12 dicembre 1892 a Biella, morto il 4 maggio 1916 sul Monte Cukla, nei pressi di Gorizia, per ferite.

Il 15 maggio 1916 scatta l’offensiva austro – ungarica denominataStrafexpedition (spedizione punitiva) nel Trentino, fra la Val Lagarina e la Val d’Astico, fino al 20 maggio, in prima fase e coinvolgendo diversi reparti della 1° Armata.

Nel corso della controffensiva, iniziata il 18 giugno, la Brigata di FanteriaIvrea va alla conquista del bosco di Stenfle, del Monte Sisemol e del Monte Val Bella. La resistenza dell’avversario è accanita e tenta di contrastare gli attacchi con ripetuti assalti alla baionetta, in quindici giorni ha perso 50 Ufficiali e 1860 Soldati, fra morti, feriti e prigionieri.

POZZO RICCARDO di Antonio – Medaglia d’Argento al Valor militare.

Capitano di Complemento 162° Reggimento Fanteria Ivrea, nato l’11 ottobre 1891 a Candelo, morto il 30 giugno 1916 sull’Altipiano di Asiago per ferite.

Il 4 agosto 1916 ha inizio la sesta battaglia dell’Isonzo che porta alla conquista del Monte Sabotino; il giorno 6 vengono occupati il Podgora e Oslavia e il San Michele; il giorno 9 alcuni reparti, passato a guado l’Isonzo, entrano a Gorizia. L’azione si protrae fino al giorno 16, dopo infruttuosi tentativi italiani contro le solide difese austriache.

FERRETINI UBERTO di Riccardo

Tenente di Complemento 23° Compagnia Mitragliatrici, nato il 29 gennaio 1892 a Vigliano Biellese, morto il 4 agosto 1916 a quota 70 di Gorizia per ferite.

LACE ETTORE di Aristide – Medaglia d’Argento al Valor Militare.

Tenente Colonnello in Servizio Attivo 206° Reggimento FanteriaLambro, nato il 7 maggio 1865 ad Andorno, morto il 6 agosto 1916 nei pressi di Oslavia, sopra Gorizia, per ferite.

BAUCK ARTURO di Augusto – Medaglia d’Argento al Valor Militare.

Capitano 20° Reggimento Cavalleggeri di Roma, nato il 12 ottobre 1876 a Caselle Torinese, morto il 15 settembre 1916 in combattimento nel settore di Monfalcone.

GUALA GIOVANNI ERMANNO di Andrea

foto Guala 2

Ufficiale Compartimentale Marittimo Capitaneria di Porto di Genova, 2° Ufficiale di Bordo, nato il 7 aprile 1883 a Mottalciata, morto il 16 marzo 1917 in seguito al siluramento del piroscafo Catania, proveniente da Messina e diretto a Genova, da parte del sommergibile U 64 tedesco, presso il Capo Bonifati sulla costa calabra. Tre settimane dopo viene rinvenuto il corpo sulla spiaggia di Acquappese (CS) e sepolto nel locale cimitero.

A bordo vi sono cento uomini di equipaggio e dodici passeggeri. Si salvano 28 membri dell’equipaggio e tre passeggeri.

Il relitto del piroscafo viene rilevato nel settembre 2009 e si trova a venti miglia al largo di Cetraro, a una profondità di 500 metri.

GUIDO LUIGI di Carlo

Sottotenente di Complemento 245° Compagnia Mitragliatrici Fiat, nato il 19 ottobre 1888 a Novara, morto il 26 maggio 1917 nell’ospedale di guerra n. 5 a Soleschiano (Carso) per ferite.

Il 10 giugno 1917 iniziano le operazioni contro l’Ortigara e Monte Forno estendendo in seguito verso sud il fronte di attacco. La massa d’attacco è grande, vi partecipano 35 battaglioni di cui 20 Alpini e diversi di Bersaglieri.

La battaglia, con notevoli perdite, si conclude il 30 giugno, senza risultati territoriali.

GIUDICE PIO di Francesco – Medaglia d’Argento al Valor Militare

Sottotenente di Complemento 4° Reggimento Fanteria Piemonte, nato il 19 aprile 1894 a Biella, morto il 19 giugno 1917 sul Monte Ortigara per ferite.

TORELLO ERIBERTO di Eligio

Tenente Milizia Territoriale 74° Squadriglia Aeroplani, nato il 7 aprile 1888 a Strona, morto il 10 luglio 1917 a Trenno (MI) per incidente aviatorio.

BARBERO SOFOCLE di Edoardo

Sergente Aviatore Istruttore, nato il 14 marzo 1894 a Cossila, morto il 31 maggio 1918 nel cielo di Bagnasco, sulle Alpi Liguri, per incidente aviatorio, era partito dal Lago Maggiore per portare alla Spezia un idrovolante Caproni.

Dopo la ritirata nel novembre 1917, in seguito allo sfondamento di Caporetto, l’Esercito Italiano si attesta sulla linea Monte Grappa – fiume Piave, respingendo coraggiosamente fino alla fine di dicembre 1917 numerosi attacchi Austro-Tedeschi.

Il 15 giugno 1918 ha inizio l’offensiva austriaca, sul Tonale denominata “Operazione Lawine”, sul Monte Grappa e sull’Altipiano di Asiago “Operazione Radetzky” e sul Piave “Operazione Albrecht”, e dagli Italiani chiamata comunemente “Battaglia del Solstizio”. Alcuni reparti Austriaci riescono a conquistare posizioni sul Monte Grappa, ma sono logorate dai contrattacchi italiani che già il giorno stesso riescono a ristabilire la situazione iniziale. Il giorno 16 gli Italiani passano alla controffensiva sugli Altipiani e sul Piave, gli Austriaci ripassano il fiume nella notte fra il 22 e 23 giugno; riescono a mantenere alcune teste di ponte nel Basso Piave, che vengono eliminate ai primi di luglio.

CROSA COSTANTINO di Pietro – Medaglia d’Oro al Valor Militare.

Capitano di Complemento 201° Reggimento Fanteria Sesia, nato il 7 febbraio 1889 a Biella, morto il 18 giugno 1918 a Molino Vecchio di Saletto sul Piave per ferite.

SORMANO UMBERTO di Francesco – Due Medaglie d’Argento al Valor militare.

Capitano di Complemento 255° Reggimento Fanteria Veneto, nato il 25 settembre 1885 a Biella, morto il 18 giugno 1918 sul Piave per ferite.

QUAZZA RENATO di Fiorenzo – Medaglia d’Argento al Valor militare.

Maggiore in Servizio Attivo 73° Reggimento Fanteria Lombardia, nato il 12 gennaio 1889 a Mosso Santa Maria, morto il 19 giugno 1918 sul Montello per ferite.

FERRARIS ALESSANDRO di Emanuele – Medaglia d’Argento al Valor Militare.

foto Ferraris 2

Sottotenente di Complemento 37° Reggimento Fanteria Ravenna, nato il 28 dicembre 1899 a Masserano, morto il 4 luglio 1918 sul Monte Solarolo per ferite.

PATRIARCA EMANUELE FRANCESCO GIUSEPPE di Secondo

Capitano di Complemento 22° Reggimento Fanteria Cremona, nato il 4 ottobre 1883 a Masserano, morto il 25 settembre 1918 all’ Ospedale Militare di Palermo per malattia.

BOTTO LUIGI di Pietro – Medaglia di Bronzo al Valor Militare.

Tenente di Complemento 64° Reggimento Fanteria Cagliari, nato il 12 ottobre 1896 a Crevacuore, morto l’11 ottobre 1918 all’ ospedaletto da campo n. 141 a Monastir per malattia.

Il 24 ottobre 1918 scatta l’offensiva italiana, inizialmente sul Monte Grappa da parte della 4° Armata del Gen. Gaetano Giardino.

Nella notte fra il 26 e 27 ottobre, essendo nei giorni precedenti il Piave in piena, è possibile gettare ponti e traghettare oltre il fiume i primi reparti. Le Truppe Italiane rimangono isolate per i forti contrattacchi nemici conservando le teste di ponte.

Riattati i ponti distrutti dalla reazione avversaria, il grosso delle Truppe Italiane passa il Piave e riesce ad affermarsi sulla sponda sinistra, giungendo in serata a Vittorio Veneto, realizzando la separazione delle forze Austro – ungariche della pianura da quelle del fronte montano.

MARIO UMBERTO di Alessandro

Caporale maggiore 22° Reggimento Cavalleggeri di Catania, nato il 6 maggio 1894 a Biella, morto il 26 ottobre 1918 a Verona nell’ospedale da campo n. 002 per malattia.

CUCCO MARIO di Giovanni – Due Medaglie d’Argento e Medaglia di Bronzo al Valor Militare

Tenente di Complemento 4° Reggimento Alpini, Battaglione Aosta, nato il 22 luglio 1896 a Biella, morto il 27 ottobre 1918 sul Monte Solarolo per ferite.

Il 29 ottobre 1918 una delegazione austriaca si presenta davanti alle linee italiane in Val Lagarina con il proposito di chiedere un armistizio che viene firmato il giorno 3 novembre a Villa Giusti di Abano Terme, fra il generale italiano Badoglio ed il generale austriaco Weber von Webenau, che entra in vigore alle ore 15.00 del 4 novembre.

NERI LIVIO di Luigi

Sottotenente Farmacista di Complemento, nato il 28 maggio 1886 a Biella, morto il 22 marzo 1919 all’Ospedale Militare di Novara per malattia.

ZITTA GIUSEPPE di Giovanni Battista

Capitano di Complemento 8° Reggimento Alpini, nato il 3 maggio 1895 a Cigliano, morto il 10 settembre 1919 all’ Ospedale Militare di Udine per malattia.

ROCCAVILLA MARIO di Alessandro

Tenente di Complemento 54° Reggimento Fanteria Umbria, nato il 25 giugno 1897 a Biella, volontario di guerra nel settembre 1915, frequenta il corso accelerato per Allievo Ufficiale nel gennaio 1916, ferito sul fronte di Gorizia, morto il 2 giugno 1924 all’Ospedale Civile di Biella per postumi di ferite riportate.

Rimasta inevasa la richiesta del padre di inserire il figlio nell’elenco dei Caduti della Città di Biella, viene riportato fra quelli del Liceo Classico.

La Grande Guerra non è stata combattuta solo nel Veneto, l’Italia è intervenuta in Albania, in Francia contro i Tedeschi, in Macedonia contro i Bulgari e i Tedeschi, in Mumania con Francesi e Inglesi, in Anatolia contro i Turchi ed i Greci, in Palestina contro i Turchi, nel frattempo si è sempre cercato di mantenere l’occupazione in Libia.

Non va dimenticata l’opera umanitaria per il ricupero dei trentini, soldati austriaci e prigionieri dei russi, liberati in seguito alla rivoluzione, che hanno percorso la transiberiana fino a Vladivostok e sono stati raccolti da un contingente italiano e rimpatriati.

In queste zone la guerra termina a metà del 1920.

La guerra sulla fronte italiano, dichiarata domenica 23 maggio, inizia alle ore 00,00 di lunedì 24 maggio 1915 e, casualmente, l’armistizio viene firmato domenica 3 novembre 1918 entrando in vigore alle ore 15,00 di lunedì 4 novembre.

Le foto riportano

  1. La lapide dell’istituto
  2. La famiglia Guala
  3. Alessandro Ferraris