CONSULTA SITO

http://www.hawking.org.uk/



Nel recente film La teoria del tutto abbiamo conosciuto i risvolti più intimi e drammatici della sua eccezionale storia, ma l’esistenza di Stephen Hawking è costellata di numerosi aneddoti e curiosità, alcuni dei quali forse meno noti al grande pubblico. Ad esempio, sapevate della scommessa fatta quarant’ani fa sui buchi neri? E cosa dire del suo contributo alla musica rock? Ecco 10 cose da sapere sull’astrofisico britannico.

1. SECCHIONE, MA NON TROPPO. Tra Stephen Hawking e i libri di scuola non è stato subito amore a prima vista. All’età di 9 anni i suoi voti erano tra i peggiori della classe; tuttavia si narra che il piccolo Stevie coltivasse un particolare interesse per radio, orologi e tutto ciò che potesse essere smontato per studiarne il funzionamento. Ecco perché, nonostante pagelle non eccelse, insegnanti e compagni gli avevano affibbiato con fiuto profetico il nomignolo di “Einstein”.

Nonostante in gioventù Stephen Hawking avesse sviluppato una genuina passione per la matematica, il padre Frank sperava che il figlio diventasse un dottore. Alla fine spuntò la terza via: all’Università di Oxford non esisteva la facoltà di matematica, quindi Hawking si vide “costretto” a ripiegare sulla fisica, laureandosi con lode con una tesi in Scienze Naturali dopo tre anni.  Tra tutte le scienze, però, quella meno gradita al giovane Hawking era proprio la biologia: “troppo inesatta, troppo descrittiva”.

Subito dopo la laurea si trasferì a Cambridge dove approfondì i suoi studi in cosmologia, preferendo le grandi leggi dell’universo (che erano «ferme agli anni ’30», dirà) al comportamento delle particelle subatomiche (un’area di ricerca molto dinamica, ma da lui definita «simile alla botanica»).

Anche prima che gli venisse diagnosticata la malattia che lo ha immobilizzato sulla sedia a rotelle, Stephen Hawking non è mai stato in possesso di un fisico propriamente atletico. Eppure, durante la sua permanenza a Oxford acquisì una certa notorietà grazie allo sport: per sfuggire al senso di solitudine che lo assalì nel suo primo anno da studente, si unì alla squadra di canottaggio ricoprendo con successo il ruolo di timoniere (il membro dell’equipaggio che dà il tempo ai rematori).

A Cambridge Hawking dovette fronteggiare un progressivo deterioramento delle proprie abilità motorie. Poco prima di sottoporsi a una visita specialistica, partecipò a una festa di capodanno (era il 1962), dove conobbe la sua futura prima moglie, Jane Wilde. Di lì a poco (aveva appena compiuto 21 anni) arrivò la diagnosi dei medici: sclerosi laterale amiotrofica (SLA), una malattia degenerativa.

Nonostante la shock, proseguì gli studi di cosmologia e successivamente sposò Jane Wilde (da cui avrà tre figli). A più di cinquant’anni dall’infausta sentenza si discute ancora se la sua sia una forma atipica di SLA (tesi sostenuta dallo stesso Hawking) o se si tratti piuttosto di atrofia muscolare progressiva. Perché la vita media di una persona a cui viene diagnosticata questa malattia è tra i due e i cinque anni (a Hawking, a 21 anni, ne avevano dati due).