Jane Seymour fu la terza moglie di Enrico VIII.

Jane era figlia di John Seymour e di Margery Wentworth. La famiglia Seymour era di antiche e nobili origini e aveva radici normanne, infatti in origine si chiamava St Maur. Il padre di Jane, John Seymour, nacque nel 1474 e venne nominato cavaliere da Enrico VII sul campo di Blackheath. Da quel momento cominciò per lui una grandissima carriera che gli portò fama e successo. La madre di Jane, Margery Wentworth, discendeva da re Edoardo III, quindi Jane era di una nobiltà più elevata di Anna Bolena, la seconda moglie di Enrico VIII.  Jane aveva due fratelli, Thomas ed Edward, quest’ultimo descritto come “giovane e saggio”. L’esatta data di nascita di Jane rimane sconosciuta, anche se si pensa fosse attorno al 1508. Jane non aveva avuto un’eccellente istruzione come Caterina d’Aragona e Anna Bolena, anche se era in grado di leggere e scrivere. Grazie al fratello, Edward Seymour, riuscì a diventare dama di compagnia prima di Caterina d’Aragona e poi di Anna Bolena.

La salita al potere

Jane incontrò il re nel 1536 a Wolf Hall. La giovane aveva circa ventotto anni e il re, ormai quarantacinquenne, ne rimase colpito, si presume dalla sua intelligenza e dal suo carattere mite e condiscendente.  Anna Bolena, dopo l’aborto spontaneo di un figlio maschio il 29 gennaio 1536 non era più ritenuta in grado di generare eredi e ormai Enrico affermava di essere stato costretto a quel matrimonio con incantesimi. Invece, Jane appariva agli occhi di tutti come una donna di buon senso, intelligente, casta e fertile. Fu definita da John Russell come “la più bella tra le mogli del re”.

Il matrimonio con Enrico VIII

Accusata di alto tradimento, stregoneria, incesto e adulterio, accuse false, Anna Bolena fu decapitata il 19 maggio 1536. Due giorni prima, l’arcivescovo Cranmer, con un rituale, aveva dichiarato nullo il suo matrimonio con Enrico VIII. Il fidanzamento segreto del sovrano ebbe luogo a Hampton Court la mattina del 20 maggio e esattamente dieci giorni dopo si tenne il matrimonio. Enrico aveva ormai quarantacinque anni, un’età, per l’epoca, ormai avanzata, infatti stava diventando calvo, soffriva di piaghe ulcerose alle gambe dovute alla gotta e al diabete e cominciava a mostrare una tendenza all’obesità, ma Jane apparve remissiva, modesta e soddisfatta del suo nuovo ruolo di regale consorte. Il motto che scelse, in perfetta sintonia col suo carattere fu: “Bound to obey and serve” ovvero “Tenuta ad ubbidire e servire”.

 

I mesi come regina

Amata dai sudditi, dal monarca e dalla figliastra, il destino di Jane appariva dunque invidiabile e il 12 ottobre 1537, dopo un travaglio durato tre giorni, la regina diede alla luce il primo erede maschio a cui venne dato il nome di Edoardo e che ebbe i titoli di principe di Galles, duca di Cornovaglia e conte di Carnarvon.

La regina si riprese dal parto abbastanza in fretta da presenziare al battesimo del figlio. Tuttavia, nel giro di alcuni giorni, cominciò a manifestare i sintomi di quella che all’epoca era definita febbre puerperale, ovvero setticemia, probabilmente in seguito a una mancata espulsione della placenta o a una lacerazione del perineo, conseguenza del travaglio prolungato. Il giorno 24 ottobre 1537, dopo una breve agonia, Jane Seymour si spense nel palazzo di Hampton Court. Aveva circa ventinove anni ed era stata regina per non più di diciotto mesi. Dopo la sua morte, Enrico cadde in una grave depressione e non si risposò per oltre due anni, fino alle nozze con la principessa tedesca Anna di Clèves. Quando morì nel 1547, il re si fece seppellire accanto a lei, la moglie che probabilmente amava di più, nella Saint George’s Chapel del castello di Windsor, in una tomba al centro del coro della cappella, tuttora esistente.

Il figlio della coppia, Edoardo VI d’Inghilterra  ebbe un regno breve e turbolento e, di fatto, non governò mai direttamente, ma fu un semplice burattino nelle mani di Edward Seymour, I duca di Somerset, fratello della defunta Jane; morì, appena quindicenne, nel 1553.


ARTICOLO DI SERENA SITA’ DELLA CLASSE III I DEL LICEO LINGUISTICO