Due settimane addietro il quotidiano
"Il Sole 24 Ore" ha puntualmente pubblicato
i dati sulla qualità della vita nei
capoluoghi di provincia italiani.
Fra gli indicatori scelti per fotografare
la sesta sezione "tempo libero" è stata
considerata anche la spesa media per
abitante sostenuta per assistere a spettacoli
sportivi.
Esaminiamo alcuni aspetti di questa
classifica parziale, dove Biella si piazza
al 35° posto con un consumo sportivo
medio di L. 9.302.
Anno della indagine. E' il 1999, probabilmente
in termini di anno solare
e quindi comprensivo dei dati di due
campionati per quelle discipline sportive
a cavallo del 31 dicembre 1999. Sta
di fatto tuttavia che la spesa forte della
sottoscrizione o del rinnovo degli abbonamenti
ai massimi campionati incide
una sola volta nei dodici mesi sotto
esame (estate/autunno 1999).
Fonte dell'indagine. Non viene citata,
ma si è propensi ad individuarla
nella Società Italiana degli Autori ed
Editori (Siae), dove transitano tutti i dati
ufficiali degli incassi denunciati dagli
organizzatori di manifestazioni sportive
a pagamento.
Aree dei consumi. Basandosi sulla
territorialità degli spettacoli, il metodo
Siae non tiene conto della spesa sostenuta
dagli Italiani per eventi sportivi
fuori dallo Stato, al seguito dei propri
campioni od in occasione di grandi
appuntamenti. Un riscontro non facile.
La classifica. Merita alcune considerazioni.
Una di fondo. E' evidente che
calcio e pallacanestro di serie A condizionano
la "top ten" (9 città su 10);
non a caso il primo posto è occupato
da Bologna, che da tempo coniuga i
due sport insieme con l'altra passione
italiana per i motori (Motor Show).
L'eccezione che conferma la regola è
Terni, al 10° posto, che può contare solo
sul calcio di serie B. Il calcio di serie C si
fa vivo con Livorno in C1 (14a posizione)
e con Trieste in C2 (21a).
Biella. Il centro laniero conferma la
tendenza di fondo se è vero che, a parte
Torino (9a) che vive sulle due società
di calcio cittadine, con l'accoppiata
basket (A2) più calcio professionisti (C2)
è capolista in Regione e supera nel 1999
la diretta concorrente Cuneo (70a) che
annovera il volley maschile di A1.
Ancora scarso l'apporto in questo
senso dello sport femminile, considerato
che il basket rosa di A1 in Alessandria
non trascina il calcio di C1 oltre il 67°
posto. Il 2000 che si sta chiudendo
dovrebbe confermare la tendenza a
livello regionale, con una Torino monosportiva
ed una provincia protagonista
ad alto livello negli sport di squadra
soffocati dal calcio nelle metropoli.