Eclissi radio televisiva

22 Febbraio 2002

Oggi ci occupiamo di due recenti fatti

economici che ci forniscono ulteriori

conferme circa il cambiamento imposto

all’azienda sport da parte di radio e

televisione.

Sì, anche la radio.

Fino ad oggi considerata sul panorama

delle telecomunicazioni lo strumento

debole nell’ azione di accerchiamento

dell’industria sportiva spettacolistica, la

radio continua a mantenere una significativa

utenza (soprattutto giovanile)

grazie alla consolidata formula musica

più cronaca.

E se un giorno quella sportiva di

grandi eventi in diretta diventasse patrimonio

di una sola stazione che, grazie a

questa esclusiva, potrebbe fare lievitare

alle stelle le tariffe dei passaggi pubblicitari?

E’ quanto sta avvenendo in Francia,

dove la Rmc Info di Alain Weill, che

mira a diventare la emittente sportiva

numero uno, ha acquistato in esclusiva

i diritti radio separati da quelli televisivi

della Formula 1 e dei Mondiali di calcio

nippo-coreani.

E non è finita.

Rmc Info sta chiedendo agli organizzatori

dei principali eventi francesi

(Roland Garros, Tour de France ...) di fare

altrettanto.

Il mondo radiofonico transalpino è

in allarme.

A breve ci sarà un incontro tra tra i

responsabili di RMC Info ed il Ministro

dello sport Marie George Buffet che, in

nome del diritto di cronaca, cercherà

di evitare questa sorta di eclissi fonica

dello sport e dei suoi campioni.

E ciò che è accaduto in questi ultimi

anni a livello televisivo alla disciplina del

tennis, le cui aziende del settore (abbigliamento

ed attrezzatura...) si stanno

ancora leccando le ferite (vedi Fila).

Il fenomeno ha interessato in particolare

il comparto maschile. Viceversa le

tenniste stanno facendo mai come ora

la fortuna anche di industrie collaterali

quali la cosmesi e quella del lusso.

Sta di fatto che sono finiti i tempi

in cui ci si vestiva alla McEnroe od alla

Becker e, tranne gli addetti ai lavori,

oggi come oggi ben pochi sanno quali

marche indossano i primi dieci tennisti

al mondo.

Morale: occorre cambiare strategia,

privilegiando altri soggetti corali al singolo

tennista.

La Lotto di Montebelluna (Tv) da

tempo l’ha compreso ed ha impostato

una serie di collaborazioni di sponsorhip

a sostegno di federazioni (una

decina), dei maestri (un migliaio di cui

250 in Italia) e soprattutto dell’associazione

internazionale di categoria dei

tennisti professionisti (l’Atp). Una sfida

ai colossi mondiali Nike ed Adidas.









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