Due nuove misure legislative interesseranno
in proiezione il terzo settore
italiano. L’intento dell’erario è quello di
fare emergere il fenomeno crescente
del falso no-profit. Parliamo quindi di
elusione e non di evasione fiscale.
Da tempo è al lavoro un Comitato
consultivo contro l’elusione, previsto
dalla Legge Finanziaria del 1992 (la n.
413/91). Si sta interessando anche dei
costi di sponsorizzazioni. Il Secit (i superispettori
del fisco) da anni li classifica
come potenziali sacche di elusione,
mancando spesso una motivazione
economica dietro ad una sponsorizzazione
“sproporzionata” rispetto alla
capacità di incremento dei ricavi offerta
dal piccolo sodalizio sportivo di provincia.
La corresponsabilità dell’ente non
commerciale nel caso di cui sopra, diventa
responsabilità allorchè è il sodalizio
che, attraverso un altro regolare contratto
(quello associativo), cede in totale
o parziale esenzione di imposta beni
e servizi ai soci di comodo. Nel campo
della ristorazione e dell’intrattenimento
in genere lo Stato, nella sua azione di
contenimento di queste forme elusive,
può contare sulla alleanza delle organizzazioni
di categoria dei ristoratori.
Nel campo del benessere fisico questa
situazione non è ipotizzabile, considerato
che manca persino una legge
quadro sulla figura professionale del
gestore, e quindi la soluzione dell’associazione
sportiva di comodo gerente è
la via ordinaria con il beneplacito di Fsn,
Eps e del Coni. Ma qualcosa nei Palazzi
della politica sta succedendo. Il carico
burocratico imposto dalla riforma Visco
del ‘98 a tutti i sodalizi non ha creato
stati di conflittualità fra falsi imprenditori
gerenti ed i puri sodalizi sportivi. Ed
allora, visto che la legge-quadro sullo
sport dilettantistico, attesa da 18 anni
ed in cui fa capolino in diverse versioni
una certa “anagrafe centrale a cura
del Coni”, continua ad essere lettera
morta in Parlamento, il Ministero delle
Finanze per voce del direttore generale,
Vincenzo Busa, ha annunciato il 17
febbraio scorso la istituzione di una
anagrafe tributaria ad hoc per mettere
sotto controllo le associazioni sportive
dilettantistiche. Per ora si sa solo che
sarà una sorta di banca dati. Lo sport
si farà ancora prendere in contropiede
come accaduto con la manovra di fine
anno annunciata sei mesi prima?
Ed intanto fra le righe, quasi a voler
fare intendere chi sta rischiando maggiormente
da questa prossima schedatura,
le Finanze fanno sapere che la
norma agevolativa sui compensi degli
sportivi dilettanti vale anche per i collaboratori
delle palestre private con fini
di lucro!?