Generazione padrona

14 Aprile 2000

Avete presente quando due bimbi,

pallone in mano, formano le loro squadre

per la partita chiamando a sé i compagni

di gioco uno alla volta?

Ebbene un giorno nel ruolo di quei

due bambini potremmo ritrovare i

nuovi nababbi dello sport spettacolo

del 2000: gli atleti.

La rivista americana Forbes, che a

marzo di ogni anno pubblica i guadagni

miliardari degli sportivi, da anni non

ha dubbi sulla loro collocazione nella

categoria degli “entertainers” insieme

con i produttori. Di se stessi ed in futuro

appunto della loro impresa.

Già oggi d’altronde anche negli sport

di squadra la forza contrattuale dell’atleta

sta crescendo non solo nei rapporti

interni. Alcune settimane addietro

la Juventus Spa, in difficoltà nella

ricerca del nuovo sponsor tecnico della

squadra, è entrata in partnership con i

dipendenti per migliorare la gestione

della sua immagine. Il dipendente dell’As

Roma Spa, Hidetoshi Nakata, vale 80

miliardi di lire di business sul Giappone,

dotazione che, presidente a parte, non

possono fare valere molti soci giallorossi.

In Londra Gianluca Vialli gioca, allena

e cura la campagna trasferimenti della

società del Chelsea.

Insomma il passo verso l’atleta seduto

al tavolo intento alle trattative su

diritti tv, sponsor e campagna acquisti

della “sua” società sembra sempre più

maturo. Ed allora a quel punto anche la

produttività della manodopera, tanto

richiesta in Italia di questi tempi dai

tifosi consumatori delusi di diversi club,

starà più a cuore ai nuovi padroni del

vapore.









Museo Alessandro Roccavilla

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