Nell’industria sportiva moderna l’attività
di intermediazione procura all’organizzatore
sportivo due fattori della
produzione: la manodopera (gli atleti) e
la clientela (televisioni, sponsor, spettatori
e consumatori di gadget...).
In realtà l’evento sportivo viene ormai
gestito dalla società di intermediazione
a trecentosessanta gradi: dal progetto
di comunicazione (marketing, copertura
tv, licensing e merchandising...) alla cessione
di spazi pubblicitari e di immagine
(sponsoring), fino alla ospitalità di atleti,
pubblico e mezzi di informazione.
La scorsa settimana il panorama commerciale
dell’industria calcistica nazionale
ha visto l’ingresso a fianco della Spa
Torino Calcio della divisione francese
della ISL, società a livello mondiale nel
settore.
Nell’elenco degli eventi planetari
gestiti da questo colosso, il cui papà è
Horst Dassler (Adidas), mancano il football
italiano e la formula 1 (F1).
In Italia per ora sia le federazioni che
i club non si appoggiano, al di fuori
dell’attività di ingaggio degli atleti, ad
intermediari. Il recente sbarco italiano
in sordina di ISL nella città delle future
Olimpiadi invernali europee potrebbe
costituire tuttavia una testa di ponte
verso l’obiettivo del Campionato di calcio
più famoso nel mondo.
Ma i programmi del tedesco Dassler
potrebbero essere infranti proprio da un
altro tedesco, ben più famoso.
Boris Becker, sconfitto in Wimbledon,
appenderà la racchetta al chiodo con il
prossimo torneo di Stoccarda per dedicarsi
anima e corpo alla grande sfida:
strappare appunto al connazionale il
monopolio dell’intermediazione sportiva
mondiale.
La squadra di Boris è il frutto di una
oculata attività di pubbliche relazioni e
di investimenti mirati: la sua Tag-Heuer
(orologi, immobili ed elettronica) è
l’azionista di maggioranza della scuderia
McLaren, che è equipaggiata dai
motori Mercedes, di cui Becker è il testimonial.
Risultato: i diritti della F1 dell’amico
Bernie Ecclestone sono andati al
socio di Boris, il magnate tedesco della
comunicazione Leo Kirch. Questo ultimo
da anni è in trattativa con il gruppo
Mediaset. Una possibile futura alleanza
per mettere le mani sull’ambìto calcio
italiano prima di ISL. Nel tennis il primo
round è andato alla ISL, prescelta dalla
associazione mondiale (ATP) su consiglio
dell’ex manager di Boris, Ion Tiriac,
per gestire i super 9 tornei al mondo
dopo i 4 dello Slam. Ma il trio Becker-
Ecclestone-Kirch sta affilando le armi.
A livello internazionale l’Italia in questo
settore annovera Media Partners,
alla ribalta lo scorso anno per il braccio
di ferro poi perso con la Uefa per la
gestione della Champions League di calcio.
Un’altra partita destinata a riaprirsi