Sul futuro dell'associazionismo sportivo
giovanile incombe una possibile
rivoluzione dalle conseguenze per ora
difficilmente ipotizzabili.
Con la circolare n. 466/1997 di attuazione
del protocollo di intesa Ministero
Pubblica Istruzione - Coni sul progetto
"Sport & scuola", è partita infatti,
insieme con l'autonomia scolastica, una
stagione di sperimentazioni di nuovi
modelli anche per le attività fisiche e
sportive.
Il piano annuale nazionale prevede
iniziative da realizzare durante le ore di
lezione e attività sportive da attuare in
orario extracurricolare. E' stato inviato
ai provveditori agli studi ed ogni scuola
decide se adottare l'ipotesi nazionale o
deliberare proprie iniziative.
Fra le varie ipotesi progettuali il documento
prevede anche la costituzione
di associazioni sportive scolastiche per
le attività extra-curricolari, alle quali
potranno aderire anche alunni di scuole
limitrofe. Sulla carta quindi le premesse
per un nuovo associazionismo sportivo
giovanile con possibili risvolti politici
(nascita di una federazione sportiva
scolastica come in Francia) accanto a
quello attuale federale.
La partita fra le due realtà potenzialmente
concorrenti (si pensi ai cosiddetti
sport di scuola) si giocherà su due
fronti.
1. Giuridico. Sarà necessario una
sorta di reciproco riconoscimento ai
fini del diritto sportivo (partecipazioni
a campionati, tasse federali ...) fra i due
mondi.
2. Economico. In linea di massima le
risorse sono attualmente così distribuite:
patrimonio impiantistico alla scuola
e sponsor allo sport. Se autonomia scolastica
significasse anche possibilità di
stipulare dei contratti di partnership
con i privati per attività extra-curricolari
(sport), quel sostanziale pareggio verrebbe
a rompersi a favore della scuola.
Ciò sembra inevitabile, anche per
evitare quelle disfunzioni di sistema,
di cui oggi si avvertono i primi deboli
segnali. In Biella l'interessantissima
esperienza del progetto del Liceo della
Comunicazione ad indirizzo sportivo
sta incontrando difficoltà di budget,
che potrebbero essere in parte superate
dirottando a suo favore le sponsorizzazioni
delle aziende ai club dove opera la
gioventù sportiva biellese d'élite allieva
dell'istituto.