I numeri della Biellese

21 Agosto 1998

Il Centro Studi di Firenze della Figc/

Lega Professionisti di serie C e la Siae

hanno di recente reso pubbliche delle

statistiche di profilo economico che ci

permettono di comparare i dati elaborati

con quelli al 30 giugno scorso della

società Biellese Fc Srl.

Stipendi. Dividendo i 47 miliardi di

lire complessivi per la serie C2, si ottiene

il dato medio di 870milioni. La suddetta

risultanza riguarda la stagione

sportiva 1996/97. Considerato: 1) che

nel corso dell'esercizio chiuso al 30 giugno

scorso si sono registrati ritocchi ai

minimi contrattuali ed i primi aumenti

dei contributi previdenziali degli atleti

(Enpals); 2) il soddisfacente risultato

sportivo ottenuto sul campo nel primo

anno di attività fra i professionisti, il

dato della società bianconera pari a

765 milioni è senz'altro apprezzabile in

termini di rapporto Costo manodopera/

produttività.

Valore atleti prima squadra. Nell'era

della sentenza Bosman questa posta

patrimoniale di bilancio risulta poco

significativa. 96 i milioni al 30 giugno

per la Biellese contro i 240 di media.

Incassi biglietteria. I risultati dell'indagine

sono riferiti ai tre campionati

1997/98 della serie C2. L'incasso medio

del botteghino del girone A (4,5miliardi

per 18 club) è di 251milioni. La Biellese

Fc Srl ha raggiunto quota 393milioni al

netto dei tributi Siae (52).

Budget medio. Per la C2 è stato stimato

in 1,7miliardi. Con 1.730milioni il

club presieduto da Massimo Ghirlanda

è in linea.

L'analisi della Lega Professionisti di

serie C è stata fortemente voluta dal

presidente, Mario Macalli, nel tentativo

di gestire per la prima volta come Lega

i diritti tv del terzo settore del calcio,

e di ripartire i relativi proventi con il

criterio della mutualità fra le società

affiliate: 90 città per 12milioni di abitanti

ed un giro di affari al botteghino

di circa 46miliardi (quello del basket è

di 50miliardi). In termini di diritti tv dai

1.200 ai 1.500milioni a stagione. Questa

è la richiesta di Macalli ai network nazionali.

A fine mese la risposta. Una cifra

congrua? Di certo la ripartizione equa

del massimo fra i 90 club (17milioni a

testa) non soddisfa quelle società del

Sud Italia che incassano dalle televisioni

locali per i diritti di ripresa circa 40milioni

a stagione sportiva.









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