Il "caso" Germania

19 Gennaio 2001

La Germania sarà o no la locomotiva

dell'Europa unita?

E' uno degli interrogativi del terzo

millennio, a cui oggi non sanno rispondere

per primi i Tedeschi.

Eppure comprenderlo quanto prima

è opportuno, anche per ciò che riguarda

lo sport, settore dove la somma delle

strutture germaniche prima della caduta

del Muro di Berlino (quella orientale

e quella occidentale) aveva fatto ipotizzare

la nascita di una superpotenza

imbattibile.

Ciò fino ad ora non è avvenuto ed

è riduttivo spiegarlo tout-court con lo

smantellamento del sistema tecnicoscientifico

dello sport nella ex-Ddr.

D'altronde basti pensare che da

tempo sono in ribasso anche diverse

discipline sportive "occidentali".

Occorre di conseguenza scavare nell'economia

e nel sociale, vincendo quel

luogo comune per cui solo le società

statunitense e francese (gli Americani

d'Europa) sono in movimento.

Allora si scoprirebbe come dal confronto

old contro new, il vecchio contro

il nuovo, in Germania sta derivando una

sorta di affrancazione da quegli sport

capisaldi della importante tradizione

sportiva tedesca, a favore di quelli dove

il valore della sfida umana supera il

premio monetario in palio, o di quelli

di tendenza.

Un fenomeno trasversale, molto complesso:

da una parte la nuova Germania

(quella dei figli nati lì degli immigrati

slavi, turchi, italiani, curdi, ...) che invade

il calcio, sostenuta dai potentissimi

imperi dell'automobile (Mercedes, Opel

...), e tifa per un altro mito dell'industria

della old economy anche se non tedesco,

la Ferrari; insomma un melting-pot

di etnie pronto magari a sottoscrivere

le azioni della casa di Maranello se,

come sembra, entrerà in Borsa nel 2001.

Dall'altra parte la Germania della gioventù

tedesca alla ricerca con la new

economy delle attività fisiche status

symbol del nuovo millennio, spesso

legate al contesto naturale (golf,

snowboard...).

Una cosa è certa: la probabile

Germania locomotiva d'Europa non

potrà permettersi una industria del

football così debole come l'attuale,

con un solo club in Borsa, il Borussia

Dortmund tra l'altro in cattive acque,

considerato che proprio il calcio rimane

l'arma culturale europea di difesa

contro l'invasione dell'intrattenimento

a stelle e strisce (fiction, sport Usa...).

In questa ottica i Mondiali 2006 voluti

a tutti i costi sul suolo tedesco da Franz

Beckenbauer rappresenteranno per la

Germania una seconda riunificazione









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