Il collegato "scollegato"

24 Novembre 2000

Il 9 novembre scorso il Senato ha

approvato il Collegato fiscale alla Legge

Finanziaria nata nel dicembre del 1999.

Per lo sport dilettantistico una manovra

in chiaroscuro, scollegata dalla realtà,

come quella di undici mesi addietro.

Se la carota infatti è rappresentata

dagli aumenti retroattivi (1-1-2000) del

limite di divieto all'uso dei contanti (da

L. 100.000 a L. 1.000.001) e di quello dei

compensi esentasse (da 6 a 10 milioni di

lire annui), proprio questo ultimo punto

potrebbe nascondere il bastone: dal

primo gennaio scorso questi compensi

potenzialmente utilizzabili per "remunerare"

i 154milioni di ore all'anno di

lavoro nello sport dilettantistico (esclusi

i tecnici e gli atleti) non godono più

dell'esenzione Irpef fino a lire 10milioni

a persona. La sanatoria per i mesi trascorsi

è garantita, ma il discorso è per il

futuro, che vede su questo punto coinvolti

a maggiore ragione anche Coni e

federazioni.

I casi sono due: A) in questi compensi

non più agevolati non sono comprese

le indennità di trasferta ed i rimborsi di

spese forfettari della abrogata Legge

n. 80/1986 (quella delle 90.000 lire al

giorno). Morale: i 154 milioni di ore

lavoro possono essere pagate a colpi di

rimborsi, e tutto è come prima. Ma allora

perchè il distinguo? B) La restrizione

riguarda tutte le somme a qualsiasi

titolo corrisposte, tranne i rimborsi a

pie' di lista di vitto, alloggio, viaggio e

trasporto fuori dal comune. Risultato: la

promozione dell'attività sportiva dilettantistica

è una attività economica per

presunzione fiscale, salvo prova contraria

(la gratuità delle prestazioni).

Una scelta questa ultima che va

approfondita e ricercata come motivazioni

nella Relazione parlamentare

al provvedimento. Se ci sono. Alcune

ipotesi:

- in nome della perequazione nell'organizzazione

del no-profit, abolire

questo privilegio esclusivo del "volontariato

sportivo"; tuttavia una proposta

del governo Prodi di estensione dell'agevolazione

venne respinta dall'anima

cattolica del terzo settore;

- in nome della lotta contro l'evasione

fiscale, mettere in fuorigioco lo strumento

principe del meccanismo delle

fatturazioni gonfiate: una penalizzazione

per quei sodalizi che non hanno di

questi proventi, ed una scorciatoia per

contrastare una piaga che soltanto una

revisione della misura della tassazione

del reddito di impresa delle aziende

(questione Irpeg di attualità) potrà nel

tempo mitigare.









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