Il prezzo da pagare...

28 Novembre 1997

Anche gli sponsor ed i personaggi

famosi dello sport contribuiscono al

fenomeno dell'evasione fiscale esportando

capitali. Firmato Vincenzo Visco,

attuale ministro delle finanze.

I paradisi fiscali esistono. Agli ospiti

stranieri non fanno pagare in tutto o in

parte le imposte sui redditi parcheggiati

da loro.

Diciamo che c'è una tassazione indiretta:

essi incassano sui servizi alla facoltosa

clientela (Lussemburgo) e sui suoi

consumi (Montecarlo). Ed è questo il

punto. Potenziali investimenti anche

per lo sport si trasformano in consumi

all'estero o di ritorno in Italia, per sottrarsi

ad un carico fiscale (imposte dirette

e successorie) rilevante perchè deve

fare i conti con il debito pubblico.

Questo ultimo, denominatore comune

agli Stati europei occidentali, non

ti permette delle aree di parziale paradiso

fiscale, strumento fisiologico per

un progetto di crescita di un Paese

normale che non è l'isola del bengodi

od il far-west uscito dal blocco

sovietico. L'Irlanda è un esempio. Così

come i distretti di Reno (Nevada) e di

Cheyenne (Wyoming) negli Stati Uniti

d'America. Insomma là dove le imprese

continuano ad investire nello sport in

termini di strutture, centri di specializzazione,

università.









Museo Alessandro Roccavilla

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