Il terremoto di Sarno

26 Febbraio 1999

La vicenda del giovane calciatore

Vincenzo Sarno mette a nudo le anomalie

giuridiche del rapporto di lavoro

nello sport professionistico.

Il diritto sportivo non conosce il

"lavoro minorile", una volta assolto l'obbligo

scolastico, in capo al genitore

usufruttuario per legge: il primo contratto

di lavoro subordinato si stipula a

18 anni. Inoltre la formazione, che nel

settore specifico può intendersi pluriennale

(nel calcio si pensi al "pulcino"

che comincia ad 8 anni), non produce

effetti fra le parti in ordine al diritto dell'

"apprendista" minorenne all'assunzione

da un lato, od a quello del datore

di lavoro di prelazione sulla firma del

primo contratto dall'altro.

E' sotto questo aspetto lacunoso di

legislazione sportiva che i 375mila franchi

francesi versati dalla Torino Spa ai

genitori del Sarno rappresentano un

azzardo, se non ci fosse il paracadute

delle inevitabili pattuizioni fra gentiluomini

a corollario.

Ma che cosa dire allora del sistema

dei centri di formazione francese che

interessa per investimenti miliardari

ben 22 club tra la prima e la seconda

divisione? Si tratta di una vera e propria

rete di scuole (formula studio più calcio)

riconosciuta a tutti gli effetti dal ministero

dell'istruzione e codificata dalla

federcalcio transalpina.

Essa vieta all'interno un "mercato" dei

corsisti durante la formazione, ma nulla

può contro il prelevamento degli stessi

da parte di una società straniera che

interpella la famiglia (il quindicenne

Aliadère da Rambouillet ha preso il volo

per Londra presso l'Arsenal).

I Francesi tuttavia tengono duro,

seguiti dagli Inglesi che stanno copiando

il modello (il Liverpool sta realizzando

una academy costata più di 100milioni

di franchi), perchè il prossimo 15 marzo

l'Uefa potrebbe imporre agli affiliati una

norma in merito a questi centri (e per

analogia ai vivai dei club), basandosi

appunto su di un principio oggetto di

potenziali future discussioni: se è vero

che con la sentenza Bosman il lavoratore

sportivo, scaduto il contratto,

ha libertà di circolazione senza nulla

riconoscere al vecchio datore di lavoro,

l'apprendista minorenne questa libertà

dovrà riscattarla con un risarcimento

proporzionale al periodo trascorso nel

centro di formazione riconosciuto.









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