recente notizia del ritiro dalla Formula
1 di sei sponsor di alto profilo, per un
importo complessivo di 300miliardi di
lire.Motivo ufficiale: scarso rendimento
delle scuderie sponsorizzate.
Con tutto il rispetto per le parti in
causa, era tuttavia risaputo da tempo
che Prost, Bar e Minardi, come d’altronde
altri, non sono team competitivi a
livello di Ferrari e McLaren-Mercedes.
Averli scelti come veicoli pubblicitari
rappresentava un rischio fin dalla firma
dell’accordo.
Ed allora ci deve essere qualcosa di
altro dietro questa fuga dalla F1, in particolare
da parte di quelle aziende che
già operano od opereranno in futuro
ancora nel mondo dei motori.
E’ il caso della compagine iberica
Telefonica, che punta ancora in modo
significativo al motomondiale, dove
l’età media dei partecipanti e dei campioni
continua ad abbassarsi. Ed intanto
il motorino è ormai il regalo per la promozione
dei figli.
Pian piano il discorso si delinea: gli
adolescenti. Un target da sempre difficile
da catturare per il marketing, anche
perchè privo di un reale potere di acquisto.
M
a qualcosa sta cambiando. In questi
mesi un particolare consumo sta
accomunando padri e figli: la telefonia
mobile. In fondo il cellulare rappresenta
anche una sorta di “cordone ombelicale”
tecnologico fra la famiglia ed il
giovane fuori di casa.
Ben vengano allora il suo acquisto e
la “paghetta” settimanale per l’utilizzo.
Nel frattempo l’operatore si è assicurato
un nuovo cliente, pronto ad acquistare
i futuri derivati del radiomobile arricchiti
con altre funzioni (computer, radio,
televisione ...).
Ed allora forse non è un caso se al di
là delle Alpi l’avviamento al calcio dei
Zidane e C. in erba vede schierato, insieme
con la storica Coca-Cola, il gruppo
Cogetel, operatore parigino delle telecomunicazioni.
Una visibilità forte, ben diversa da
quella discreta del colosso americano
ormai affermato fra gli adolescenti, che
sfrutta tutti i canali della comunicazione:
spot tv, inserzioni sui giornali e
presenza di materiale promozionale sui
campetti di addestramento.
In Italia, dove il calcio è religione,
non sarà invece necessario uno scopo
ideale (tenere alto il prestigio del calcio
nazionale nel mondo) per supportare
il futuro lancio dei telefonini ufficiali
della squadra del cuore. Per piccoli e
... grandi!