In vista del decollo del nuovo indice
nel gennaio del 1999, l'Istat ha aggiornato
il paniere dei prezzi al consumo
dei beni legati ai meccanismi di calcolo
dell'inflazione.
Ne scaturisce una fotografia dei consumi,
del tempo libero e delle opportunità
di business del Paese di fine
millennio.
Tra strumenti e tendenze della vita
moderna irrompono le lezioni di ballo e
gli attrezzi per body-building, simboli di
uno stile di vita sempre più improntato
a quel dinamismo che nella palestra
trova il suo habitat. Ed i numeri confermano
la tendenza: dai risultati emersi
dal convegno "Ecologia e sport nei
centri urbani", svoltosi a Todi il 29 e 30
novembre 1997, nei prossimi anni tra gli
"sport" individuali più praticati a livello
amatoriale ci sarà infatti la palestra,
seguita dalla corsa e dalla bicicletta.
La palestra è ormai uno dei luoghi
simbolo dei percorsi individuali della
quotidianità della nostra società. Per lo
più in mano ai privati; troppo esigenti
e raffinati sono i gusti dell'utenza di un
servizio che l'ente pubblico non può
offrire per carenze di risorse strutturali
e professionali.
Fenomeno impressionante quello
delle palestre, nelle metropoli come
in provincia, dilatatosi anche a causa
dell'assenza di mercato del lavoro nella
scuola per l'esercito di diplomati Isef
sfornati annualmente da un sistema che
da un decennio attende una riforma. E
soprattutto programmi di studio che
tengano conto dell'aspetto manageriale
di una professione svolta sempre più
al di fuori dello status (lavoratore dipendente)
e del luogo (scuola) classici.
Ma se per l'Isef si parla di riforma, per
il mondo delle palestre non c'è neppure
la materia da riformare. Questo
potentissimo (anche politicamente)
settore industriale è infatti privo di un
inquadramento giuridico, previdenziale
Non è questione di interventismo
statale a tutti i costi, ma di quanto basta
per fare prendere coscienza ad un mercato
che, se fosse veramente tale, non
tollererebbe sullo stesso piano operatori
e strutture che vanno da equivoci luoghi
di incontro a centri mascherati da
associazioni di volontariato sportivo.