La partita in Borsa

23 Gennaio 1998

Le star mondiali dello sport del 2000?

Rupert Murdoch (BSkyB), Pierre Lescure

(Canal+), Leo Kirch (Tv tedesca), Robert

Louis Dreyfus (Adidas), Ted Turner (Cnn),

Max Mosley (F1), Jean Claude Darmon.

Se fosse ancora in vita Giovannino

Agnelli (Fiat).

Le imprese nello sport del 2000? Le

marche sportive che organizzano i loro

campionati, le agenzie di marketing

che acquistano delle squadre in giro

per il mondo, i club sportivi che lanciano

le loro televisioni tematiche ed

ancora i colossi dell'articolo sportivo

che divorano le piccole ditte. Il tutto

in nome della razionalizzazione e della

concentrazione. Di potere e di business.

Intorno allo sport.

Stiamo vivendo una delle più straordinarie

rivoluzioni economiche e di

costume: dalla società sportiva anni

Sessanta soggetto istituzionale al pari

dellla famiglia, del partito, del sindacato,

dello Stato siamo passati alla società

sportiva oggetto commerciale sul mercato

per il metasponsor, per il network

televisivo ed in ultima analisi per se

stessa (merchandising). Secondo la

Borsa di Londra, la prima a quotare nel

1983 un club sportivo (il Tottenham),

una crescita esponenziale di ricchezza

del 455% contro il 75% generale.

La rivoluzione entra nell'ultimo naturale

stadio: quello della finanza.

"Olympe", il primo fondo sportivo

di Tocqueville Finance, filiale francese

di Tocqueville Asset Management in

New York, investe attualmente in 400

società del settore quotate in Borsa

(Nike, Manchester United, Gruppo Jean

Claude Darmon, Adidas, All Blacks...).

Perché lo sport, a differenza di altri

settori, è già entrato nella "globalizzazione"

di cui si comincia a parlare: dai

Paesi Bassi all'Honduras, dal Senegal

ad Hongkong trovi sempre da qualche

parte un'immagine di Ronaldo, di

Michael Jordan o la virgola della Nike.

Insomma dall'Olimpo di Omero all'

"Olympe" del vicino di casa sottoscrittore.

Che dallo sport, oltre alle emozioni,

ora potrà ricevere dei dividendi.

Realizzati magari anche grazie alle prestazioni

dei titoli della società avversaria

della domenica allo stadio.









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