L’altra partita

24 Ottobre 1997

Chi fra Cesare Maldini, Michel Platini e

Nike è più preoccupato per il rimandato

arrivo in Francia della nazionale italiana

di calcio in vista dei Mondiali 1998?

Sebbene pizzicato dalla stampa

(Journal du dimanche) per l'attenzione

particolare riservata all'aspetto

del business della manifestazione,

l'ex-calciatore della Juventus Spa di

Torino, ora responsabile del Comitato

Organizzatore France 98, i conti desidera

quadrarli. Con l'Italia in campo.

Non è tanto un discorso di spettatori:

la più grande operazione di biglietteria

mai vista in Francia è infatti lanciata

verso il raggiungimento della cifra preventivata

di 300miliardi di lire italiane,

ottenuta con la cessione di 1.800.000

tagliandi delle gare nelle dieci città transalpine

che ospiteranno i Campionati

(500.000 sono riservati alla Fifa, 200.000

alle agenzie turistiche e 300.000 agli

sponsor divisi in quattro categorie). Ed

anche il marketing tira: ad oggi le entrate

ammontano a 900milioni di franchi

pari a 270miliardi di lire al lordo delle

imposte, mentre i diritti televisivi sono

in via di quantificazione.

Ma ciò che interessa i Francesi della

pratica Italia è l'indotto. I dati di The

Economist (base 1994) collocano la

Francia al primo posto della classifica

dei Paesi importatori di turisti, con

oltre 60milioni di arrivi all'anno, per un

giro di affari di 25.629milioni di dollari

(43.569miliardi di lire). Una buona fetta

di questi ricavi è assicurata dal turismo

italiano che, per l'occasione dell'ultimo

"evento" sportivo del secolo, è previsto

in crescita. L'Italia occupa il sesto

posto nella graduatoria mondiale della

spesa turistica, che non vede viceversa

la Russia nei primi venti.

Quindi per l'organizzazione in un

modo o nell'altro l'Italia deve esserci.

E così d'altronde pretende lo sponsor

tecnico, Nike, che non può perdere i

vice-campioni del mondo 1994. In questo

caso però bisogna fare i conti con

la grande rivale, la tedesca Adidas che,

digerite le conseguenze dell'assalto

francese Bernard Tapie/Credit Lyonnais,

mantiene il predominio sul calcio europeo.

E presso la Fifa, di cui è un partner

istituzionale. E senza dimenticare che

la federcalcio russa è un cliente Adidas.

Italia contro Russia è già cominciata.









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