Chi fra Cesare Maldini, Michel Platini e
Nike è più preoccupato per il rimandato
arrivo in Francia della nazionale italiana
di calcio in vista dei Mondiali 1998?
Sebbene pizzicato dalla stampa
(Journal du dimanche) per l'attenzione
particolare riservata all'aspetto
del business della manifestazione,
l'ex-calciatore della Juventus Spa di
Torino, ora responsabile del Comitato
Organizzatore France 98, i conti desidera
quadrarli. Con l'Italia in campo.
Non è tanto un discorso di spettatori:
la più grande operazione di biglietteria
mai vista in Francia è infatti lanciata
verso il raggiungimento della cifra preventivata
di 300miliardi di lire italiane,
ottenuta con la cessione di 1.800.000
tagliandi delle gare nelle dieci città transalpine
che ospiteranno i Campionati
(500.000 sono riservati alla Fifa, 200.000
alle agenzie turistiche e 300.000 agli
sponsor divisi in quattro categorie). Ed
anche il marketing tira: ad oggi le entrate
ammontano a 900milioni di franchi
pari a 270miliardi di lire al lordo delle
imposte, mentre i diritti televisivi sono
in via di quantificazione.
Ma ciò che interessa i Francesi della
pratica Italia è l'indotto. I dati di The
Economist (base 1994) collocano la
Francia al primo posto della classifica
dei Paesi importatori di turisti, con
oltre 60milioni di arrivi all'anno, per un
giro di affari di 25.629milioni di dollari
(43.569miliardi di lire). Una buona fetta
di questi ricavi è assicurata dal turismo
italiano che, per l'occasione dell'ultimo
"evento" sportivo del secolo, è previsto
in crescita. L'Italia occupa il sesto
posto nella graduatoria mondiale della
spesa turistica, che non vede viceversa
la Russia nei primi venti.
Quindi per l'organizzazione in un
modo o nell'altro l'Italia deve esserci.
E così d'altronde pretende lo sponsor
tecnico, Nike, che non può perdere i
vice-campioni del mondo 1994. In questo
caso però bisogna fare i conti con
la grande rivale, la tedesca Adidas che,
digerite le conseguenze dell'assalto
francese Bernard Tapie/Credit Lyonnais,
mantiene il predominio sul calcio europeo.
E presso la Fifa, di cui è un partner
istituzionale. E senza dimenticare che
la federcalcio russa è un cliente Adidas.
Italia contro Russia è già cominciata.