Di questi tempi in Francia ci si confronta
nello sport su due questioni: il
sostegno finanziario al calcio dilettantistico
in cattive acque, ed il distaccamento
dai club professionistici dei rugbysti
impegnati periodicamente nella nazionale
della palla ovale transalpina.
Si tratta di problemi con i quali prima
o poi il calcio italiano dovrebbe fare i
conti.
Il futuro dei dilettanti. Cessazioni di
attività, fusioni fra sodalizi in difficoltà
economica e fuga dalla federcalcio nei
tornei amatori a causa degli oneri elevati
di affiliazione e di tesseramento
atleti: l’estate 2002 dei dilettanti è stata
anche questa.
Quanto al rinvio lo scorso luglio dell’articolo
del decreto omnibus recante
gli aiuti fiscali, un esame più sereno
della impostazione della norma farebbe
cogliere al presidente Tavecchio il
paradosso odierno di questo provvedimento
che enuncia delle agevolazioni
ideali per un settore in piena salute.
Gli esempi? L’incremento della fascia di
esenzione Irpef dei compensi forfettari
in presenza di un clima di sostanziale
ridimensionamento degli ingaggi;
l’estensione del tetto delle sponsorizzazioni
per applicare il regime contabile
semplificato della legge n. 398/1991 in
costanza di una ristagnazione dei flussi
provenienti dal sistema delle imprese.
Allora se il settore dilettantistico/ giovanile
ha ancora un ruolo nell’industria
del calcio, fatte le debite proporzioni si
valuti la soluzione francese: al di là delle
Alpi si sta trattando la retrocessione di
69milioni di euro in 6 anni dalla Lega
professionisti a quella dilettanti.
Professionismo e nazionale. Non
è un caso che la questione tempo
addietro sia stata avvertita da Sergio
Cragnotti, impegnato fin dall’ ingresso
sulla scena a trasformare il calcio in
un’impresa“normale”: i costi del distaccamento
di un dipendente del club
professionistico presso la nazionale nel
football del Duemila: infortuni, cali di
immagine, modifiche dei programmi
e dei carichi settimanali di lavoro per
l’azienda.
In Francia la delicata questione,
presentatasi nello sport nazionale del
rugby, sarà disciplinata da un accordo
fra la federazione e la lega (in rappresentanza
dei club privati) sotto i
diversi aspetti: periodi di distaccamento,
indennizzi alle società, polizze assicurative
per i dipendenti che lavorano
all’estero... . Un precedente che potrebbe
fare storia in una materia che anche
in Germania è d’attualità con il caso
del giovane Deisler (Bayern Munchen)
infortunatosi in nazionale.