Le soluzioni dei cugini

18 Agosto 2002

Di questi tempi in Francia ci si confronta

nello sport su due questioni: il

sostegno finanziario al calcio dilettantistico

in cattive acque, ed il distaccamento

dai club professionistici dei rugbysti

impegnati periodicamente nella nazionale

della palla ovale transalpina.

Si tratta di problemi con i quali prima

o poi il calcio italiano dovrebbe fare i

conti.

Il futuro dei dilettanti. Cessazioni di

attività, fusioni fra sodalizi in difficoltà

economica e fuga dalla federcalcio nei

tornei amatori a causa degli oneri elevati

di affiliazione e di tesseramento

atleti: l’estate 2002 dei dilettanti è stata

anche questa.

Quanto al rinvio lo scorso luglio dell’articolo

del decreto omnibus recante

gli aiuti fiscali, un esame più sereno

della impostazione della norma farebbe

cogliere al presidente Tavecchio il

paradosso odierno di questo provvedimento

che enuncia delle agevolazioni

ideali per un settore in piena salute.

Gli esempi? L’incremento della fascia di

esenzione Irpef dei compensi forfettari

in presenza di un clima di sostanziale

ridimensionamento degli ingaggi;

l’estensione del tetto delle sponsorizzazioni

per applicare il regime contabile

semplificato della legge n. 398/1991 in

costanza di una ristagnazione dei flussi

provenienti dal sistema delle imprese.

Allora se il settore dilettantistico/ giovanile

ha ancora un ruolo nell’industria

del calcio, fatte le debite proporzioni si

valuti la soluzione francese: al di là delle

Alpi si sta trattando la retrocessione di

69milioni di euro in 6 anni dalla Lega

professionisti a quella dilettanti.

Professionismo e nazionale. Non

è un caso che la questione tempo

addietro sia stata avvertita da Sergio

Cragnotti, impegnato fin dall’ ingresso

sulla scena a trasformare il calcio in

un’impresa“normale”: i costi del distaccamento

di un dipendente del club

professionistico presso la nazionale nel

football del Duemila: infortuni, cali di

immagine, modifiche dei programmi

e dei carichi settimanali di lavoro per

l’azienda.

In Francia la delicata questione,

presentatasi nello sport nazionale del

rugby, sarà disciplinata da un accordo

fra la federazione e la lega (in rappresentanza

dei club privati) sotto i

diversi aspetti: periodi di distaccamento,

indennizzi alle società, polizze assicurative

per i dipendenti che lavorano

all’estero... . Un precedente che potrebbe

fare storia in una materia che anche

in Germania è d’attualità con il caso

del giovane Deisler (Bayern Munchen)

infortunatosi in nazionale.









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