Legge 398 in fuorigioco?

2 Gennaio 1998

La Lega Dilettanti della federcalcio

l'ha detto senza mezze parole al

Governo: la legge sulle Onlus (organizzazioni

non non lucrative di utilità

sociale) non è applicabile allo sport

dilettantistico.

E pensare che fu proprio il presidente

Giulivi, quando nell'agosto del 1991

vide la luce la prima legge-quadro sul

volontariato, a caldeggiare presso l'allora

ministro degli affari sociali, signora

Rosa Russo Jervolino, l'ingresso dello

sport "povero" nel settore della solidarietà

(no-profit).

Ora che c'è, anche se del decreto

legislativo approvato dal Consiglio dei

ministri il 14 novembre scorso sembra

che si siano perse le tracce, lo stesso

sport scopre che il vestito sta stretto.

Ed oltre ai danni potrebbero arrivare

le beffe. Andiamo con ordine.

Siamo in attesa del "disegno di legge

Veltroni", una sorta di legge-quadro

sullo sport dilettantistico ottenuta

riscrivendo una proposta di legge dell'aprile

1991. Promesso per fine settembre,

il provvedimento in merito al

regime tributario applicabile allo sport

dilettantistico rimanda a quello delle

onlus. Detto in apertura della bocciatura

in tal senso, Giulivi è ritornato

alla carica promuovendo la Legge n.

398/1991 con una modifica: innalzamento

a 360/500 milioni di lire del limite

dei ricavi commerciali previsto per

il trattamento fiscale agevolato delle

associazioni sportive dilettantistiche,

attualmente fissato in L. 128.411.000. E

poi, considerato che in sede di manovra

finanziaria 1998, il Parlamento non ha

permesso al "solo" Governo di fare il

regalo a tutto lo sport italiano dell'abrogazione

dell'impopolare imposta sugli

spettacoli, i dilettanti lo pretendono nel

suddetto disegno di legge.

Sforzi che potrebbero tuttavia risultare

vani. Infatti l'entrata in vigore della

normativa prevista dal decreto legislativo

delle onlus porterà la novità della

"perdita della qualifica di ente non commerciale"

(art. 6), quando le entrate

commerciali dell'associazione (biglietti,

sponsor, pubblicità) supereranno quelle

istituzionali (quote associative ed integrative).

Una situazione molto diffusa

fra i sodalizi in regime di Legge 398. E

se così fosse, queste associazioni non

avrebbero più diritto a godere delle

agevolazioni previste per tali enti. Urge

un chiarimento.









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