Ma dove sta andando l’economia
dello sport italiana?
Sport di base. Costruito sul volontariato
assistito da Coni e federazioni,
esso risente di vari fattori negativi: tagli
governativi alla spesa pubblica, crisi dei
concorsi pronostici sportivi e politiche
fiscali penalizzanti.
Il Coni punta tutto sul rilancio del
Totoscommesse. Un eventuale insuccesso
potrebbe aprire le porte al passaggio
del settore sotto la direzione
di un possibile ministero dello sport e
della gioventù, di concerto con quello
della pubblica istruzione. L’idea è gradita
ad alcune correnti di entrambi gli
schieramenti politici, ma il punto è sempre
quello : i soldi per creare un nuovo
dicastero di tale portata. L’iniziativa privata
commerciale nel settore è legata ai
pacchetti vacanze e tempo libero.
Sport per tutti. Vale il discorso di
fondo di cui sopra con gli enti di promozione
in luogo delle federazioni.
Nel riordino del Coni della scorsa estate
è stato creato l’apposito Comitato.
Intanto nel decreto Sydney 2000 sono
previsti 5miliardi di lire per questo settore.
Le Cee sono molto sensibili al
tema. Occorrerà verificare tale disponibilità
nei fatti.
Sport olimpici. Il dissesto del totocalcio
ha messo in affanno la preparazione
per Sydney 2000. Il governo ha stanziato
120miliardi. Il modello italiano, che
ottiene sui campi risultati importanti, si
avvale in questo campo dell’intervento
dei ministeri della difesa e degli interni
(i gruppi militari sportivi). Il riordino
della materia (esercito professionista)
con i tagli di spesa nel settore potrebbe
minare il sistema. Sui colossi dell’economia
nazionale (Fiat, Enel, Telecom
...) potrebbero allora ricadere il reclutamento
e l’addestramento di queste
forze.
Sport professionistici. Per ora tanto
fumo e poco arrosto. Nel calcio solo
una società in Borsa, mentre nel basket
l’unica autocandidatasi, Varese, stenta.
Diritti televisivi e stipendi del personale
alle stelle.
Tra gli eventi nel panorama economico
il canale tv tematico del Milan spa,
la joint-venture bolognese fra calcio e
basket, ed il miglioramento dei risultati
di bilancio della serie A. Ma per
gli investimenti dello sport spettacolo
occorrono oggetti sociali e management
più ampi.
Sport tecnologici. Auto, motociclette
e barche italiane sono una garanzia di
successo anche all’estero.
Indotto. Fra alti e bassi, la qualità italiana
conquista nicchie negli imperi dei
colossi dell’abbigliamento accessoriato
(Adidas, Nike, Reebok). Fino a quando?
La corsa straniera all’acquisto della alta
moda potrebbe interessare anche quella
sportiva. In crescita il settore privato
del benessere fisico.