Ronaldo contro Hollywood

16 Ottobre 1998

Come si concluderà la guerra tra Uefa

e Media Partners per la gestione del

futuro campionato europeo di calcio

per club?

La questione va avanti da alcuni mesi,

ed in merito è stata chiamata a pronunciarsi

anche la Corte europea.

Ci sono due progetti: la Champions

League, revisionata di recente dalla

Uefa con la garanzia di partecipazione

fissa per i club con mercato. Una

concessione per rintuzzare l’offensiva

della squadra di manager sportivi di

Rodolfo Hecht, che in estate presentò

la Superlega.

Dietro le quinte le società più forti

economicamente votano per la seconda

soluzione, perchè essa garantisce

loro la piena disponibilità dei diritti

televisivi nelle partite casalinghe e della

pubblicità statica negli stadi.

Da parte sua la Uefa può avvalersi

dello strumento della clausola compromissoria.

Grazie a questa nel 1973 la

federazione internazionale del tennis

deliberò di escludere da tutti i suoi

tornei quei tennisti che presero parte al

circuito nordamericano parallelo intercittà.

Tuttavia i tempi sono cambiati.

Magistratura comunitaria a parte,

la contesa Uefa contro Media Partners

rientra infatti all’interno di una partita

più grande, dove i veri arbitri sono l’economia

e la politica.

Una partita condotta dai nuovi

padroni dello sport: i network televisivi

in partnership con le imprese multinazionali

di telecomunicazione.

Questa alleanza viene chiamata con

un termine che si sta sempre più diffondendo:

la globalizzazione.

Ebbene, la globalizzazione europea

ha preso di recente una decisione per

contrastare quella Usa: il calcio sarà

l’arma per combattere sul mercato

mondiale dell’intrattenimento i prodotti

americani (fiction, concerti pop-rock,

...).

In rapporto a questo obiettivo primario

verranno quindi valutati i due

progetti e le varie soluzioni: compromesso

o persino spazio a due campionati

continentali paralleli. In nome

dell’audience massima realizzabile nel

mondo. Possibilmente a basso prezzo.

Come? Con la ricetta Murdoch: riunendo

l’offerta (Manchester United) e la

domanda (BSkyB) dei diritti tv nelle

mani dello stesso padrone.









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