L'ha emessa la Corte Federale di
Bonn. Farà legge in Germania e per il
calcio. Ben presto potrebbe farla nel
mondo e per gli sport con audience.
Perchè di televisione si parla ed in particolare
di diritti tv. Di cui la federcalcio
tedesca non avrà più l'esclusiva della
loro cessione ai network. In altre parole:
io Bayern Munich, club sportivo professionistico,
produco lo spettacolo (la
partita) e decido io a chi vendere i diritti
a trasmetterlo.
Poichè i network acquistano i diritti
con i soldi delle cessioni degli spot
pubblicitari, le società con audience
spunteranno condizioni favorevoli. E
c'è già chi va oltre: con una sentenza di
questo tipo, il club proprietario di una
tv potrà trasmettere il suo prodotto
coprendo con la pubblicità diretta gli
investimenti.
Ma restiamo alla sentenza. Ed alle
conseguenze: chi non ha audience non
venderà il suo prodotto. Solidarietà a
parte, all'orizzonte si delinea un modello
"americano" per gli sport televisivi:
campionati professionistici extra-nazionali
per club con mercato gestiti da
leghe con fini di lucro; tornei nazionali
con limiti massimi di età, "serbatoi" di
giovani atleti per i pro.
Su tutto la grande questione d'attualità
di Magny-Cours (F1). La legge
Bredin parla chiaro: un evento sportivo
in Francia è un bene pubblico che non
può essere trasmesso in esclusiva da
tv private. Con l'Europa unita la patata
bollente passerà a Strasburgo.