Nel lento processo di aziendalizzazione
del calcio italiano, merita un breve
cenno un'entrata del budget preventivo
1997/98 della società Juventus FC
Spa.
Sono 30 i miliardi di lire di sponsorizzazioni
a vario titolo: dai fornitori ufficiali
alle aziende che versano denaro.
Tra queste ultime la Cabrini Equipe Srl,
concessionaria in esclusiva del marchio
"Punto Juve". Pur garantendo 1,6 miliradi,
il nome della suddetta società non
compare ufficialmente fra gli sponsor
istituzionali. Perchè i veri sostenitori
sono le famiglie e le ditte che ruotano
intorno alle attuali 43 scuole calcio aderenti
al "Punto Juve".
La seguente divisione della somma
tra di esse è frutto di una pura elaborazione.
Ogni centro affiliato garantisce
37.209.000 lire sotto due diverse forme:
A) diretta - 10 milioni oer uso marchio
marchio (franchising), 147.500/
iscritto per divisa da gioco, 2,5 milioni
per ogni nuova scuola calcio procacciata
e 1.350.000 per ogni commerciante
locale che si impegnerà a scontare i
prodotti venduti agli iscritti muniti di
fidelity card;
B) indiretta - aziende nazionali riconoscono
al club torinese una percentuale
sul venduto per corrispondenza
alle famiglie degli scolaretti (vending
sponsor).
Una novità nel panorama italiano,
da verificare nel tempo, che giunge
tra l'altro da un ambiente ritenuto in
materia di marketing piuttosto rigido,
conservatore.