Articolo del Prof. Massimiliano Franco

Il 10 novembre si è inaugurata a Torino, presso la Sala Atelier di Palazzo Madama, una mostra frutto di una collaborazione con il Musée de Cluny di Parigi dal titolo “Lo scrigno del Cardinale”. Tra le istituzioni, italiane e straniere, che hanno contribuito alla realizzazione dell’allestimento tramite il prestito di opere, c’è il Liceo “Giuseppe e Quintino Sella”, che possiede un piccolo ma significativo nucleo museale intitolato ad Alessandro Roccavilla. Il tema sono gli smalti medievali con iconografia profana prodotti a Limoges, con particolare attenzione alla collezione del cardinale vercellese Guala Bicchieri, vissuto tra XII e XIII secolo. L’ultima sezione della mostra racconta la fortuna ottocentesca degli smalti limosini presso studiosi, collezionisti, architetti e falsari, sulla scorta della reinvenzione del Medioevo che segnò la cultura piemontese, ma anche nazionale ed europea, alla fine dell’800. È in tale contesto di revival culturale, in un’Italia post risorgimentale che vedeva nel passato un serbatoio di elementi identitari ed aggreganti, che vanno collocati gli undici calchi in gesso di medaglioni medievali confluiti nella collezione del Liceo. Giunti a Biella in età moderna con un cofano di Guala Bicchieri, i medaglioni furono reimpiegati per impreziosire il coro di S. Sebastiano e poi, nel corso degli anni ’70 del XIX secolo, servirono da modello a scopo didattico nei laboratori delle Scuole professionali, allora alloggiate proprio nel Chiostro. Fino a febbraio potranno essere ammirati all’interno di una collezione pressoché unica.

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