Presentazione del Museo
Alessandro Roccavilla
1865 – 1929
Il Liceo G. e Q. Sella di Biella conserva una grande quantità di materiali, ereditati dal suo illustre passato, preziosi per la memoria storica e culturale dell’intera città: antiche riviste, libri, fotografie e lastre fotografiche, cartine, bandiere, documenti del Risorgimento, materiali scientifici: Fisica, Zoologia, Botanica, Anatomia, Astronomia.
I documenti che risalgono alla fondazione del Liceo rivelano la cura dedicata fin dalle origini, in una scuola cosi profondamente umanistica, alla formazione scientifica nei suoi vari e molteplici aspetti: concreta e tangibile testimonianza di ciò è fornita dalla presenza di strumenti scientifici di quell’epoca. Questi strumenti appaiono molto rari, di pregevole fattura, di precisa collocazione storica: costituiscono un patrimonio per valore museale, antiquario, storico, didattico, culturale. Pensarne il recupero e la valorizzazione, percorrendo un itinerario in un passato cosi denso di tracce culturali, può significare per la scuola comprendere fino in fondo la propria storia e tradizione, ristabilire un filo conduttore con il presente, creare un punto di fruizione culturale – anche come luogo fisico – per il territorio oltre che per la scuola. Può essere un luogo da cui e in cui far partire un ripensamento della didattica delle Scienza – e non solo -, una riflessione sulle discipline, sui loro confini, sulle loro relazioni, sui loro statuti. Una parte del materiale, da tempo dimenticato, è stato negli ultimi anni oggetto di attenta sistemazione; molto altro aspetta di esserlo.
Biografia di Alessandro Roccavilla
Dati anagrafici: Moretto (CN), 13 marzo 1865 – Biella, 16 novembre 1929; è sepolto a Sarre (AO) di cui era sindaco. Luogo di attività: Biellese, Italia. Periodo di attività: Fine XIX – inizio del XX secolo.
Note: Preside del Liceo classico cittadino dal 1924 al 1928, direttore della R.B. dal 1922 al 1928, pubblicò nel 1905 L’arte nel Biellese, ove compaiono come autori molti fotografi professionisti e dilettanti locali, ma anche numerose immagini sue. Fra gli organizzatori della Esposizione Romana del 1911, fu storiografo e storico dell’arte locale ed uno dei maggiori studiosi degli aspetti demo-etno-antropologici del Biellese e non solo. Vasta la sua produzione di diapositive vitree anche utilizzate per proiezioni didattiche.
Il Liceo G. e Q. Sella di Biella
Notizie della presenza a Biella di «una scuola classica con caratteristiche proprie», gestita dai Padri Somaschi al Piazzo, risalgono agli anni ’30 del XVII secolo. Un secolo dopo, allontanati i religiosi, si istituisce un Collegio Regio, che si si rifà allo schema delle scuole ginnasiali con l’aggiunta di due anni riservati all’insegnamento della Filosofia. Tra il 1859 e il 1860, per gli effetti congiunti del riordino provinciale e delle nuove normative sull’insegnamento, la città deve rinunciare al Liceo e mantenere solo il Ginnasio di terza classe. La soppressione, tuttavia, suscita un’aspra polemica nell’opinione pubblica e, dopo vari tentativi, alla metà degli anni ’70 Giuseppe Venanzio Sella, fratello maggiore di Quintino, industriale filantropo e valido studioso nel campo delle scienze fisico-chimiche, si fa promotore (in realtà sostenendola in buona parte) di una sottoscrizione per rifondare il Liceo, l’attuale Istituto, pareggiato agli effetti governativi con R. Decreto dell’11 maggio 1876 e separato dal Ginnasio. Il 16 settembre 1935, dopo sessant’anni di attività durante i quali è attivo centro di cultura nella vita cittadina, tra l’altro favorendo l’istituzione di una Biblioteca e di un Museo civici e dell’Università Popolare, il Liceo pareggiato si fonde col Regio Ginnasio, dando vita al Regio Liceo Ginnasio, che un anno e mezzo più tardi è intitolato a “Giuseppe e Quintino Sella” (16 aprile 1937). Fin da subito il motto ufficiale della scuola è: «Kalá pánta kai ierá» («Tutte le cose belle sono anche sacre»).
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I reperti scientifici. A cura del Prof. Baracani
Il Museo Roccavilla permette la fruizione di una serie di reperti attinenti le Scienze Naturali, in particolare:
- modelli anatomici, interessanti oltre che dal punto di vista scientifico, anche da quello storico ed artistico, per il periodo di fabbricazione e l’accuratezza della manifattura;
- campioni biologici, alcuni conservati sotto formalina, animali tassidermizzati, collezioni di insetti, reperti anatomici di vario tipo quali ossa, denti, corna, uova, conchiglie, appartenenti ad animali di diverse specie domestiche e selvatiche, viventi e fossili;
- un pregevole erbario della flora delle Alpi Biellesi risalente ai primi anni del secolo scorso;
- modelli didattici e strumenti scientifici tra cui un eliogeo con accurata simulazione meccanica dei moti terrestri e lunari, ed una sfera armillare;
- Carte geografiche, tavole didattiche.
I reperti, provenienti dalla dotazione didattica della scuola accumulatasi in quasi due secoli di vita e da donazioni private, in parte presenti nei locali del museo ed in parte in altri ambienti della scuola, già da anni classificati e descritti su supporto cartaceo tramite schede consultabili nella sala museale, sono ora in gran parte documentati anche fotograficamente.
I Video delle conferenze
Barbero “GUERRA SANTA E JIHAD”
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Dal Turchino al Grigioverde
CENTENARIO ANA
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Grande Guerra Satira
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Notte Nazionale Licei Classici
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