Platone nacque nel 428/427 a.C ad Atene,è stato un filosofo e scrittore greco,assieme al suo maestro Socrate e allievo Aristotele ha posto le basi del pensiero filosofico occidentale.

Tutto il sistema filosofico elaborato da Platone si poggia sulla teoria delle idee. Questa teoria non è argomento di un dialogo preciso, ma è deducibile lungo tutta la trattazione platonica e rappresenta il prodotto più importante e fecondo della sua speculazione filosofica. Per Platone esiste una realtà sovrasensibile, chiamata iperuranio, dove risiedono le idee, entità immutabili e perfette, di cui il mondo in cui viviamo non è che una copia imperfetta. In polemica con il relativismo promosso dai sofisti, Platone individua due gradi di conoscenza: l’opinione e la scienza. L’opinione è una verità mutevole e imperfetta perché si basa sulle “cose”, anch’esse mutevoli e imperfette, che noi percepiamo attraverso i sensi. La scienza invece ha per oggetto le idee e attraverso la ragione riesce ad elevare l’uomo dal mondo sensibile fino a farlo giungere a una conoscenza immutabile e perfetta

Il rapporto tra iperuranio e mondo sensibile, ovvero tra idee e cose, è duplice:

  • Le idee rappresentano il criterio di giudizio delle cose,poiché noi per identificare un determinato oggetto come una sedia, dobbiamo riferirci all’idea di sedia.
  • Le idee sono la causa delle cose, ovvero le cose del mondo sensibile sono imitazioni, seppur imperfette delle idee.

 Platone individua due tipologie di idee:

  • Le idee-valori, che corrispondono ai principi estetici e etici supremi, come ad esempio il Bene, la Bellezza, la Giustizia
  • Le idee matematiche, che invece fanno riferimento ai principi della geometria e dell’aritmetica come ad esempio l’idea di uguaglianza, i numeri, le forme geometriche.

Secondo Platone: “conoscere è ricordare”. Infatti il filosofo, attraverso la dottrina della reminescenza, sostiene che la nostra anima, prima di calarsi nel corpo è vissuta nell’iperuranio e, tra una vita e l’altra, ha avuto modo di accrescere la sua sapienza. Una volta incarnatasi, però, l’anima dimentica quasi completamente ciò che ha visto e conserva solo un ricordo.

La sua opera più importante è la Repubblica, Platone descrive lo Stato ideale nel quale ognuno può vivere in maniera giusta e felice. Il principio fondamentale intorno al quale deve costruirsi questo Stato è la giustizia. Secondo Platone lo Stato deve essere costituito da tre classi: quella dei sapienti, quella dei guerrieri e quella dei lavoratori.

  • La prima classe identificata con i filosofi e i sapienti detiene la virtù della saggezza ed è quella che deve occuparsi del governo
  • La classe dei guerrieri, che ha come virtù quella del coraggio, deve preoccuparsi della difesa dello Stato.
  • La terza classe, quella dei lavoratori, ha come virtù la temperanza e deve occuparsi del lavoro e del mantenimento delle prime due classi. Nelle classi dei sapienti e dei guerrieri, infatti, la proprietà privata è abolita, per evitare corruzione e interessi personali e si vive in una sostanziale uguaglianza.

Lo stato ideale descritto da Platone può essere considerato un’aristocrazia di filosofi. Questa forma di governo può però degenerare in altre quattro forme di Stato:

  • La timocrazia, ovvero un governo fondato sull’onore in cui i governanti si lasciano guidare dall’ambizione e dagli interessi personali.
  • L’oligarchia, ovvero il governo dei pochi, nel quale il potere è concentrato nelle mani dei ricchi.
  • La democrazia, il governo del popolo, in cui i cittadini sono liberi, ma senza una guida e quindi portati ad abbandonarsi a desideri irrazionali.
  • La tirannide, il governo di un uomo forte, che però è preda delle proprie passioni e tende a favorire la sua cerchia.

Nel 387a.C ad Atene,Platone fonda una scuola che chiama Accademia in onore dell’eroe e consacrata ad Apollo e alle Muse.Le sue radici sono nella scienza e nel metodo da essa derivato, la dialettica,per questo motivo, l’insegnamento si svolge attraverso dibattiti a cui partecipano gli stessi allievi diretti da Platone o dagli allievi più anziani e conferenze tenute da illustri personaggi di passaggio ad Atene.In vent’anni, dalla creazione dell’Accademia al 367a.C,Platone scrive i dialoghi in cui si sforza di determinare le condizioni che permettono la fondazione della scienza,uno fra questi è il Simposio in cui ogni partecipante dice cos’è, secondo lui l’amore.

L’argomento trattato nel Simposio è appunto quello dell’amore o eros, che qui Platone, esalta come forza spirituale e intellettuale che spinge l’uomo alla ricerca del bene e della felicità, cioè della verità.Ciascuno dei convitati esprime le proprie convinzioni sulla natura e sugli scopi di Eros:

  • Fedro esperto di retorica, lo esalta come il più antico degli dei.
  • Pausania, un aristocratico filospartano, lo loda come fatto morale e lo distingue nettamente dall’amore come istinto animalesco.
  • Il medico Erissimaco individua nell’amore quell’energia profonda della natura che mantiene l’equilibrio degli opposti nell’organismo.
  • Il commediografo Aristofane esalta paradossalmente l’amore tra appartenenti allo stesso sesso.
  • Agatone vede nell’amore la forza ispiratrice delle scienze e delle arti.

Prende per ultimo la parola Socrate. Egli si rifà a certe affermazioni della profetessa Diotima di Mantinea,sostiene che amore è qualcosa di intermedio tra il mortale e il divino, una sorta di demone figlio di ingegno e povertá, che tende perennemente a conquistarsi ciò di cui avverte la mancanza. Amore in questo senso è ansia di possesso e di acquisto e così come c’è l’amore tra i corpi che ha per scopo la procreazione, c’è l’amore delle anime che cercano il bello come i poeti e gli artisti e lo vogliono far nascere da ogni spirito nobile ed elevato.L’amore diventa in tal modo fonte perenne di rigenerazione e di educazione morale, legame profondo e indistruttibile tra le anime, visione altissima di verità.Interviene poi nel dialogo il Alcibiade. Questo esalta le virtù morali e intellettuali di Socrate del quale si professa amico e ammiratore.I presenti si addormentano uno dopo l’altro,restano svegli solo Agatone, Aristofane e Socrate, che attendono l’alba bevendo e parlando di poesia.


SITOGRAFIA

https://www.studiarapido.it/il-simposio-di-platone-riassunto

/https://www.skuola.net/filosofia-antica/platone-simposio.html

https://www.skuola.net/filosofia-antica/platone-simposio.html

https://it.wikipedia.org/wiki/Platone

https://www.studenti.it/platone-vita-pensiero-opere.html


ARTICOLO DI ALESSIA FINOTELLO DELLA CLASSE III B DEL LICEO CLASSICO