Platone fu il primo a parlare della leggendaria Atlantide e della sua civiltà, descrivendola come una grande nazione marinara, favolosamente ricca, situata oltre le “Colonne d’Ercole”. Era una terra prosperosa di risorse naturali, a tal punto che oggi può essere definita come un vero e proprio “paradiso terrestre”. Dieci re, discendenti da Poseidone, regnavano sulle dieci regioni in cui era divisa l’isola, collaborando tra loro in armonia.

Platone raccontava che, quando gli dei si erano spartiti la terra, Atlantide era satlantide-poseidonetata assegnata a Poseidone, il dio del mare. Su una collina dell’isola viveva una donna mortale, il cui nome era Clito, di cui Poseidone si innamorò perdutamente. Per cercare di proteggere la sua amata, trasformò la collina in una grande fortezza formata da cerchi concentrici. Poseidone e Clito generarono cinque coppie di figli maschi: il primogenito, Atlante, ricevette l’onere di regnare sulla regione dell’impero che ospitava la casa materna; a ognuno degli altri venne affidata una differente regione. I discendenti di Clito, ovvero i nuovi ‘re’, fondarono una città la dove era stata costruita la fortezza, incorporandovi i cinque anelli di terra e acqua. Sulla sommità del colle eressero il palazzo reale, all centro della reggia invece, sorgeva il tempio di Poseidone, costituito da colonne d’oro, rivestito d’argento e circondato da un muro d’oro. All’interno c’era la statua d’oro del dio, alla guida della sua enorme carrozza trainata da sei cavalli alati.

Una sorgente d’acqua calda e una fredda rifornivano i serbatoi e i bagni. Sui due anelli di terra si trovavano templi, giardini, maneggi e un ippodromo. Presso i porti erano situate veloci barche.

La rovina della sua grandezza ebbe origine all’interno delle mura, a causa della corruzione dei suoi abitanti. Gli Atlantidi si trasformarono in aggressori avidi di potere e cercarono di conquistare i paesi vicini. Alla fine, però, vennero sconfitti dagli Ateniesi e la loro isola fu distrutta da una catastrofe naturale. E’ noto che questa storia sarebbe stata tramandata oralmente finché non arrivò a Platone, che la citò nei suoi dialoghi.

Il mito di Atlantide rimane in sospeso per molto tempo, durante il Medioevo, inoltre, perse tutto l’interesse, solo poi nel corso del ‘600 si inizia nuovamente a cercare delle possibili ipotesi su questa città perfetta. Queste ipotesi sono di fatto innumerevoli: Atlantide è stata collocata a Troia, in Turchia, a Santorini e ancora in Sardegna, ma ancora oggi nessuno è riuscito a scovare la vera collocazione o più semplicemente la vera esistenza di questo regno.


ARTICOLO DI CAMILLA CIMA DELLA CLASSE III I DEL LICEO LINGUISTICO