Sojourner Truth fu un abolizionista e una donna afroamericana attivista per i diritti delle persone come lei stessa, di colore. Lei nacque in un ambiente di schiavitù, ma riuscì successivamente a fuggire con la sua bambina nel 1826. Dedicò la sua intera esistenza alla causa abolizionista e aiutò a reclutare truppe nere per l’esercito dell’Unione. Lei iniziò la sua carriera battendosi, come prima citato, per i diritti, ma successivamente ampliò le sue vedute appoggiando molte altre riforme, come ad esempio la riforma carceraria, i diritti di proprietà e il suffragio universale.  

Gli storici, pensano che sia probabilmente nata intorno al 1797 nella città di Swartekill, nella contea di Ulster, New York. Il suo vero nome di fatto è Isabella Baumfree, in ogni caso non abbiamo alcuna certezza di queste date, dato che per i bambini in stato di schiavitù non era prevista la registrazione del nome del giorno di nascita. Sappiamo però con certezza chi erano i suoi genitori: James ed Elizabeth Baumfree. Suo padre, James Baumfree, era uno schiavo catturato nell’attuale Ghana. Sua madre, Elizabeth Baumfree, conosciuta anche come Mau-Mau Bet, era figlia di schiavi dalla Guinea.

Lei e la sua famiglia erano di proprietà del colonnello Hardenbergh e vivevano nella tenuta di quest’ultimo a Esopus, una cittadina a nord di New York. L’area era stata sotto il controllo olandese, a causa di ciò sia i Baumfree che gli Hardenbaugh parlavano olandese nella loro vita quotidiana.

Alla morte del colonnello, la proprietà e con essa anche i Baumfrees passarono per successione a suo figlio, chiamato Charles. Alla morte di quest’ultimo tutta la famiglia Baumfree venne separata nel 1806. Truth, allora con l’eta di soli 9 anni, conosciuta come “Belle”, fu venduta all’asta del paese assieme ad un gregge di pecore per $100. Il suo nuovo proprietario era un uomo di nome John Neely, che la donna ha sempre ricordato come un uomo violento.

Durante i successivi due anni, Truth venne venduta altre due volte, arrivando infine a risiedere nella proprietà di John Dumont a West Park, New York. Fu durante questi anni che la verità imparò a parlare inglese per la prima volta. 

Probabilmente intorno alla data del 1815, Truth iniziò a provare un sentimento molto forte per uno schiavo di nome Robert di una fattoria vicina. I due ebbero successivamente una bambina che chiamarono Diana. Sfortunatamente il proprietario di nome Roberto proibì il rapporto degli innamorati, dal momento che Diana e tutti i successivi figli prodotti dal sindacato sarebbero stati di proprietà di John Dumont piuttosto che di se stesso. Robert e Truth non si sono mai più rivisti. Nel 1817, Dumont obbligò Truth a sposare uno schiavo più anziano di nome Thomas. Il matrimonio ebbe come risultato un figlio che chiamarono Peter, e successivamente altre due figlie, Elizabeth e Sophia. 

Passarono alcuni anno e lo stato di New York, che nel frattempo aveva iniziato a negoziare l’abolizione della schiavitù a partire dal 1799, riuscì nel suo intento liberò tutti gli schiavi il 4 luglio 1827. Purtroppo il padrone di Truth rinnegò la promessa di libertà ma alla fine lei riuscì comunque a scappare nel 1826, solamente con la figlia Sophia, gli altri due figli rimasero sfortunatamente indietro. Poco dopo la sua fuga, lei scoprì che uno dei suoi figli Peter con solamente l’età di 5 anni, era stato venduto illegalmente a un uomo in Alabama. essendo che era finalmente una donna libera portò il caso in tribunale e riuscì a riportare Peter al sud. Questo caso è molto importante, in quanto fu uno dei primi in cui una donna di colore ebbe il coraggio di sfidare e vincere contro un uomo piano negli Stati Uniti d’America. 

Truth si convertì al cristianesimo e si trasferì con suo figlio Peter a New York City nel 1829, dove lavorò come governante per l’evangelista cristiana Elia Pierson. Passò quindi alla casa di Robert Matthews, noto anche come profeta Matthias, per il quale lavorava anche come domestica. Matthews aveva una crescente reputazione come truffatore e leader di culto. Anche facendo parte di questa famiglia Truth riuscì a vincere un’altro caso, infatti, dopo aver cambiato famiglia, Pierson morì improvvisamente, e Matthew venne condannato per avvelenamento di Pierson per usufruire dei beni della famiglia di quest’ultimo, inizialmente in assenza di prove concrete venne dichiarato innocente, ma poi nel 1835 Truth portò una causa diffamatoria contro egli e vinse.

Successivamente il  salvataggio di suo figlio, Peter, dalla schiavitù in Alabama, madre e figlio rimasero insieme fino al 1839. A quel tempo, Peter prese un lavoro su una nave baleniera chiamata la Zona di Nantucket. Truth  ricevette tre lettere da suo figlio tra il 1840 e il 1841. Quando la nave tornò in porto nel 1842, tuttavia, Peter non era a bordo. Truth non ebbe mai più notizie di suo figlio. 

Il 1 ° giugno 1843, Isabella Baumfree decise di cambiare il suo nome, in quello in cui tutt’oggi viene ricordata, ovvero Sojourner Truth e dedicò tutta la sua restante vita al metodismo e all’abolizione della schiavitù. Nel 1844, Truth si unì alla Northampton Association of Education and Industry, nel Massachusetts. Che fu fondata da abolizionisti, questa organizzazione sostenne un ampio programma di riforme tra cui inclusi i diritti delle donne e il pacifismo. Tutti i membri di questa associazione vivevano congiunti in 500 acri come una comunità autosufficiente. 

Sojourner con Abraham Lincoln.

 

Poco tempo dopo, questa associazione si sciolse ma lei continuò a lottare in ciò che credeva. Infatti, un po di tempo dopo, nel 1850, Truth parlò alle prime donne nazionali alla Convenzione sui diritti a Worcester, Massachusetts e, successivamente iniziò a girare con l’abolizionista George Thompson, con l’intento di parlare a delle grandi folle riguardo schiavitù e diritti umani. Assieme a Truth anche la sua reputazione è cresciuta e il movimento di abolizione ha guadagnato molto interesse da parte di molte persone. Ricordiamo anche il suo famosissimo discorso ‘Ain’t I a woman?’ nel 1851 all’Ohio Women’s Convenzione sui diritti, nel quale, ripeto quanto fossero importanti i diritti delle persone e più specificamente delle donne.       

 

 

I racconti della sua vita sono stati successivamente pubblicati sotto il titolo ‘The Narrative of Sojourner Truth: A Northern Slave’ nel 1850. Truth dettava i suoi ricordi a un’amica, Olive Gilbert, poiché non sapeva leggere o scrivere. La ricordiamo, infine, come una delle tantissime sfortunate schiave fuggite, a diventare famosa come leader abolizionista e testamento dell’umanità delle persone schiavizzate. 


Bibliografia: Wikipedia e Greelane.


ARTICOLO SCRITTO DA CIMA CAMILLA, 4^I, LICEO LINGUISTICO.