Dopo la morte di Alessandro Magno, nascono i regni ellenistici nei territori conquistati, imitando la cultura greca. In questi regni  nascono le scuole filosofiche con il compito di cercare una risposta e una cura per i problemi di turbamento che vi erano nell’ umanità, per aiutare gli uomini alla ricerca della felicità e della saggezza. Quindi il compito dei filosofi era quello di rispondere alle domande pratiche e di interesse comune dell’ uomo.

Tutte le filosofie ellenistiche pongono l’etica al centro della ricerca; anche quando riflettono sulla natura del mondo fisico, sull’uomo, sulla logica, o sugli dei, la loro indagine è finalizzata all’etica, vale a dire alla proposta di comportamenti e stili di vita utili per conseguire la felicità. L’insegnamento etico viene visto come una cura per le sofferenze e i turbamenti dell’esistenza; la felicità viene identificata con una condizione di serenità  quindi assenza di turbamento (atarassia) e di passioni (apatia); il saggio può raggiungere la felicità senza dipendere da niente e da nessuno (autarchia = autosufficienza). Non ammettono l’esistenza di una realtà spirituale o soprasensibile; anche se
ammettono l’esistenza della divinità, le attribuiscono natura corporea.

 

 

Le tre scuole più importanti che nascono sono: stoica, scettica ed epicurea. 

SCETTICISMO: il primo fondatore di questa scuola filosofica fu Pirrone di Elide e secondo lui è impossibile distinguere il vero dal falso e tutte le cose sono indifferenti e prive di caratteristiche stabili e certe. Con questo voleva dire che essendo che la realtà delle cose e degli dei è inafferrabile allora l’uomo non deve farsi turbare da queste. è importante essere tranquilli e senza preoccupazioni e per avere questo è necessaria l’atarassia quindi avere un atteggiamento di indifferenza consapevole per essere un uomo saggio.

 

 

 

STOICISMO: scuola fondata da Zenone, si trasferì ad Atene da Cizio e iniziò ad insegnare sotto un portico non potendo permettersi di costruire una scuola. Alla base di questa filosofia c’è il monismo, cioè la convinzione che la realtà costituisca un tutto fortemente unitario. Gli stoici sostengono l’equivalenza tra l’essere e la materia, che è tutto ciò che ha la capacità sia di patire, sia di agire. La ragione è la materia stessa, responsabile dell’ essere di ogni cosa, identificato come il fuoco.

La libertà secondo gli stoici è l’adesione interiore e consapevole all’ ordine razionale del mondo. La virtù , secondo gli stoici se perseguito noi riusciamo a raggiungere la felicità. Tutti gli esseri viventi hanno un inclinazione naturale a conservare se stessi, che in origine è prova di ogni valenza morale. Per gli stoici tutti gli uomini sono uguali poiché possiedono tutti la ragione e tutti possiedono un diritto naturale basato sull’ordine razionale del mondo. 

 

 

EPICUREISMO: Epicuro di Samo fondò ad Atene una scuola chiamata “Il Giardino” a cui potevano accedervi tutte le persone anche le donne. L’etica di Epicuro è edonistica, infatti si domanda come si può essere felice e afferma che la felicità consiste nel piacere, stato di quiete per assenza di dolore(aponia) e turbamento (atarassia). Epicuro trova quattro massime chiamate tetrafarmarco:                                                               

  1. Non temere gli dei perché essi non pensano agli uomini 
  2. Non temere la morte perché è noi da quando siamo nati ogni giorno continuiamo a morire                   
  3. Non temere i dolori fisici perché sono sopportabili 
  4. Non temere di non essere felice perché la felicità raggiunge tutti 

 

SITOGRAFIA:

https://detulliomichele.files.wordpress.com/2019/09/ellenis mo_filosofie_sintesi1.pdf

https://www.treccani.it/enciclopedia/stoicismo/


ARTICOLO DI GRETA FREZZATO IV D LICEO LINGUISTICO