Platone nacque ad Atene nel 428/427 a.C. da una ricca famiglia che vantava illustri antenati. L’elevato livello culturale della sua famiglia lo mise ben presto in contatto coi i personaggi colti e politicamente più influenti dell’Atene del tempo. Decisivo fu per lui l’incontro con Socrate, che egli frequentò assiduamente fino alla morte di questi. Intorno al 385 a.C. fondò l’Accademia, in essa si insegnava e si studiava conducendo una vita in comune, dedicata sia alla ricerca sia alla preparazione di uomini politici e legislatori.

 

 

 

IL CONCETTO DI IDEA

Per menzionare l’idea Platone usa due termini greci, ovvero ”idèa” e ”èidos”. Entrambi contengono la radice *hid, che ha una relazione diretta con il verbo vedere (in latino video). La visione permette invece un passaggio immediato alla nozione di ”sapere”. La forma verbale greca ”òida” ovvero la prima persona dell’infinito ”eidènai” è un tempo perfetto e significa ”ho visto”tuttavia si traduce abitualmente con ”io so”: io so, appunto, perché ho visto. Ora, nella parola italiana ”idea”, così come nei suoi corrispettivi in altre lingue moderne, il legame con la visione si è ormai perso e per questo motivo alcuni preferiscono chiamare le idee platoniche con la parola ”forme”. Bisogna però dire che già all’epoca di Platone le parole ”idèa” e ”èidos” venivano usate in numerose accezioni che prescindevano dalla visione.  

 

FILOSOFIA DEI DUE MONDI

Platone costruisce il primo sistema filosofico che si può definire metafisico in senso proprio. la parola metafisica, che non esisteva al tempo di Platone, indica una teoria che ammette l’esistenza di oggetti che sono al di là (in greco metà) di quelli fisici, e dunque da essi separati. In questo modo si parla della dottrina platonica come di una filosofia dei due mondi, uno materiale e sensibile, l’altro immateriale e intelligente. Questo secondo mondo è superiore e più elevato del primo anche dal punto di vista qualitativo, nel senso che le realtà in esso presenti hanno maggior valore di quelle materiali. L’idea della bellezza, ad esempio, è qualitativamente superiore a tutte le cose belle sensibili, perché, mentre queste sono belle in modo sempre e soltanto transitorio e parziale, l’idea è bella in modo assoluto e perfetto.

 

RAPPORTO IDEE-COSE

Platone descrive il rapporto tra le idee e le cose con i concetti di:

  • mimesi: le cose imitano le idee;
  • metessi: le cose partecipano dell’essenza delle idee, seppur in misura limitata;
  • parusia: le idee sono presenti nelle cose.

 

 

 

TIPI DI IDEE

Secondo lui, le idee possono essere classificate in quattro categorie, ordinate gerarchicamente secondo questo schema:

  1. idee-valori, come l’idea di bellezza, di virtù, di giustizia. Tra queste vi è l’idea più importate, l’idea di Bene, che supere tutte le altre e che, per questo, è stata spesso interpretata erroneamente dai cristiani, che l’hanno accostata a Dio;
  2. idee matematiche, che corrispondono alle entità e ai principi matematici (l’idea di cerchio, l’idea di uguale);
  3. idee delle cose naturali, come l’idea di uomo o l’idea di albero;
  4. idee delle cose artificiali, come l’idea di tavolo o di letto. 

 

Sitografia:

Platone: Teoria delle Idee – Clipnotes

La teoria delle idee (Platone) | Platone 2.0 – La rinascita della filosofia come palestra di vita

Platone parte seconda: la dottrina delle idee | All About Sophia


 ARTICOLO DI BELLIFEMINE FRANCESCA III A DEL LICEO CLASSICO