Fin dal Medioevo i pellegrinaggi sono stati parte integrante della vita quotidiana. Questa antica usanza cristiana, che consiste nell’intraprendere un viaggio verso un luogo considerato sacro, non ha finalità turistiche, ma culturali, di devozione o penitenza.

Il pellegrino, dal latino peregrinus, “straniero”, prima di compiere il viaggio doveva prepararsi con delle pratiche di purificazione: se aveva dei nemici si riappacificava, se aveva dei debiti li saldava, offriva donazioni alla Chiesa per il bene dell’anima e si confessava perché, senza un pentimento sincero, il viaggio era inutile. Molti erano i motivi per i quali si intraprendeva un pellegrinaggio. Si poteva partire per esempio per adempiere un voto o per espiare un crimine commesso, per ottenere indulgenze per sé o per i propri cari o per tentare di ottenere una cura miracolosa. 

Le mete principali dei pellegrinaggi nel Medioevo erano la Terra Santa, Santiago di Compostela e Roma.

Prima crociata

La prima prevedeva la visita dei luoghi legati alla vita di Gesù, ovvero Betlemme, Nazareth e Gerusalemme. Intorno all’anno 1000 questi pellegrinaggi incominciarono a incontrare molte difficoltà perché agli Arabi, che si erano dimostrati tolleranti, si sostituirono i Turchi, guerrieri rozzi e violenti. Nel 1095 il Papa Urbano II indisse la prima crociata per liberare Gerusalemme dagli invasori Turchi. Questa prima crociata fu semplicemente un pellegrinaggio armato e coloro che partivano non chiamavano se stessi crociati, ma pellegrini.

Come ben spiegato dal professore Alessandro Barbero:

Nasce questa idea: siccome andare a Gerusalemme in pellegrinaggio è diventato molto pericoloso, e quelli che comandano a Gerusalemme e nei dintorni, i Turchi, è gente con cui è difficile fare accordi, ci andiamo in tanti, tutti insieme, e ci andiamo armati. Questo è il nucleo della prima crociata, che quindi è un pellegrinaggio.

Santiago di Compostela è invece luogo di sepoltura dell’apostolo Giacomo di Zebedeo, cugino di Gesù. La città è così chiamata perché si dice che le reliquie del Santo siano state trovate in una necropoli posizionata sotto luci simili a stelle. Da qui si pensa che il nome Compostela derivi da Campus Stellae (Campo della stella) o da Campos Tellum (Campo di sepoltura).

 Roma, città di sepoltura di San Pietro, ha acquisito molta importanza quando Papa Bonifacio VIII istituì il primo giubileo con la Bolla Antiquorum habet fida relatio emanata il 22 febbraio del 1300. In questa ricorrenza il Papa concedeva l’indulgenza plenaria a tutti coloro che avessero fatto visita trenta volte, se erano romani, e quindici se erano stranieri, alle Basiliche di San Pietro e San Paolo fuori le mura, per tutta la durata dell’anno 1300. Quest’Anno Santo si sarebbe ripetuto in futuro ogni cento anni. Tra i pellegrini che si recarono a Roma per ottenere l’indulgenza ci fu anche Dante Alighieri. Il poeta nel XVIII canto dell’Inferno della Divina Commedia paragona le due schiere dei dannati dell’ottavo girone, che camminano in due sensi opposti, alla fiumana di gente che camminava, divisa da una transenna, sul ponte antistante a Castel Sant’Angelo durante il giubileo:

«come i Roman per l’esercito molto,
l’anno del giubileo, su per lo ponte
hanno a passar la gente modo colto,
che da l’un lato tutti hanno la fronte
verso ‘l castello e vanno a Santo Pietro,
da l’altra sponda vanno verso ‘l monte.»

(Inferno XVIII, 28-33)

 

 

Via Francigena

 

I due pellegrinaggi europei percorrevano itinerari che nel corso del tempo sono diventati celebri. I più famosi sono il Cammino Francés  per Santiago di Compostela e la via Francigena per Roma. Quest’ultima è nata per una necessità strategica dei Longobardi che, stabilitisi in Italia nel corso del VI secolo, avevano bisogno di collegare la loro città principale, Pavia, con i ducati meridionali di Spoleto e Benevento, circondati dai bizantini. Durante il dominio dei Longobardi questa era chiamata via di Monte Bardone e solo con l’inizio di quello franco si inizia a denominarla Via Francigena. La via non era propriamente una via, quanto piuttosto un fascio di vie con diversi itinerari.

 

I pellegrini dovevano essere innanzitutto riconoscibili. Per questo dovevano indossare una “divisa” speciale che prevedeva un mantello di lana, un cappello a grosse falde, un solido bastone per facilitare il cammino, detto bordone, e la scarsella, una borsa di tessuto. I pellegrini erano ben identificabili anche grazie ai simboli che portavano sul mantello e sul cappello detti signa peregrinationis, immagini devozionali che il pellegrino riportava come ricordo dei luoghi santi visitati. I simboli del pellegrinaggio a Roma erano le medaglie con le immagini di S. Pietro e Paolo o le chiavi incrociate. Quelli del pellegrinaggio in Terra Santa erano piccole croci o il ramo d’ulivo.

Infine il simbolo del pellegrinaggio di Santiago di Compostela era la conchiglia della capasanta. La capasanta è un mollusco che si trova nelle acque dell’Atlantico, che bagna le coste della Spagna dove passa io cammino di Santiago. Il motivo per cui questa conchiglia rappresenta un simbolo si deve a una leggenda che narra di un cavaliere (Giacomo o Santiago in spagnolo) che venne disarcionato e finì nel mare in tempesta. I compagni lo diedero per morto, ma il cavaliere emerse dalle acque ricoperto appunto di queste conchiglie. Oggi il nome delle capesante in francese richiama proprio il nome del Santo, infatti si chiamano “coquilles Saint-Jacques”.

I pellegrini potevano anche acquistare come ricordo e come prove del viaggio avvenuto delle ampolle contenenti minuscoli frammenti di reliquie, oli benedetti e acqua santa o persino la polvere dei pavimenti dei luoghi sacri.

Spesso i pellegrini dormivano all’addiaccio, ma lungo i percorsi sorsero a poco a poco ospizi, locande, taverne e ospitali che svolgevano la funzione di ricovero dei viandanti e dei poveri, sia quella della cura dei malati.

I viaggi nel Medioevo erano un’esperienza pericolosa. Anche le strade più frequentate erano insicure e rischiose. Molti pellegrini facevano addirittura testamento prima di partire, consapevoli dei rischi a cui andavano in contro. Potevano infatti imbattersi in banditi o essere imbrogliati da osti e albergatori. Per questo nacquero ordini cavallereschi che avevano il compito di difendere luoghi santi e pellegrini. Uno dei più celebri fu quello dei templari, ordine religioso cavalleresco in Terrasanta.


Sitografia:

http://dspace.unive.it/bitstream/handle/10579/5822/827884-1153519.pdf?sequence=2

https://www.frateindovino.eu/public/resources/immagini/catalogo/avvento-opuscolo-x-inteernet.pdf

https://www.studenti.it/pellegrino-nel-medioevo-descrizione-simboli-storia.html

IL 1300: DANTE, LA COMMEDIA E IL PRIMO GIUBILEO


ARTICOLO REDATTO DA SOFIA MAGGIA DELLA CLASSE III A DEL LICEO CLASSICO