Il paradosso del mentitore, o meglio noto per l’enunciato “Questa frase è falsa”, è uno dei paradossi più famosi e discussi, spesso ripreso in libri, film e serie TV. 

Questo paradosso, come già citato, si basa sulla proposizione “Questa frase è falsa”: non si potrà infatti mai sapere se l’affermazione è vera o effettivamente falsa. Poniamo due casi:

  • Nel caso in cui si trattasse di una frase vera, allora perderebbe il suo significato in quanto non sarebbe realmente falsa
  • D’altra parte, se fosse falsa, allora il contenuto andrebbe rigirato e si giungerebbe alla conclusione che la frase è vera

É come un cane che si rincorre la coda, non appena sembra di aver risolto l’enigma, si torna punto a capo.

Ideazione – Prima attestazione

Paolo di Tarso

Il primo personaggio a proporre questo paradosso è Paolo di Tarso, che nella Lettera a Tito scrive:

Uno di loro, proprio un loro profeta (si riferisce a Epimenide di Creta), ha detto: «I Cretesi sono sempre bugiardi, brutte bestie e fannulloni». Questa testimonianza è vera

Se quanto detto da Epimenide fosse vero, allora, anche lui cretese, sarebbe un bugiardo, e di conseguenza la sua affermazione diventerebbe contraddittoria. Se la sua affermazione fosse falsa, allora la frase assumerebbe il significato de “I Cretesi non sono mai bugiardi”, ma proprio perché l’affermazione è falsa, vorrebbe dire che ci sono Cretesi che dicono menzogne, ed Epimenide sarebbe uno di questi.

Rielaborazioni più celebri

Aristotele (Confutazioni sofistiche (XXV)

È possibile giurare di rompere il giuramento che si sta prestando?
È possibile ordinare di disobbedire all’ordine che si sta impartendo?

Diogene Laerzio (II secolo d.C.)

Un coccodrillo gigante ghermisce un bambino che gioca sulle rive del Nilo; la madre del piccolo implora il coccodrillo di restituirle il figlio, ma il coccodrillo fa la seguente proposta: “Se indovini quello che farò, ti restituirò il bambino. Altrimenti lo mangerò.”. La madre allora dice al coccodrillo: “Mangerai il piccolo”.

Se la madre ha indovinato che il coccodrillo mangerà suo figlio, allora il coccodrillo dovrà ridarle il bambino. Però se lo restituisce vuol dire che non l’ha mangiato, dunque la madre avrebbe sbagliato ad indovinare e quindi non dovrebbe riaverlo indietro. Se la madre dice “Mangerai il piccolo”, lei non potrà mai avere il bambino e allo stesso modo il coccodrillo non potrà mangiarlo.

Jean Buridan, filosofo francese del XIV secolo

Egli immaginò due protagonisti, Socrate e Platone, ciascuno dei quali pronuncia una sola frase:

Socrate dice “Platone dice il falso”; Platone dice “Socrate dice il vero”.

Vista isolatamente, ciascuna delle due frasi non è contraddittoria, ma la loro unione lo è. Se Socrate sta effettivamente dicendo la verità, allora Platone sta effettivamente mentendo, e quindi Socrate sta dicendo il falso. È impossibile dire che la frase di Socrate è vera per poi concludere che è falsa.

Miguel de Cervantes (Don Chisciotte, 1615)

Don Chisciotte doveva esprimere un giudizio riguardo a un evento capitato a dei giudici. Questi dovevano impiccare tutti quelli che mentivano quanto alla volontà di attraversare un ponte. Un giorno era arrivato un tale a cui fu domandato perché voleva passare il ponte. A questa domanda, il tale giurò che:

Passava e andava a morire su quelle forche ch’erano ivi alzate

Se voleva veramente farsi impiccare, allora si trattava della verità e quindi non doveva essere impiccato. Se stava mentendo, e poi fosse stato impiccato, avrebbe detto la verità e avrebbe dovuto essere lasciato libero.

Possibili soluzioni

Crisippo

Il paradosso è il rovesciamento del buon senso: ci sono frasi delle quali «non si deve dire che esse dicono il vero e (neppure) il falso; né si deve congetturare in un altro modo, cioè che lo stesso (enunciato) esprima simultaneamente il vero e il falso, bensì che esse sono completamente prive di significato».

Aristotele

Le frasi paradossali sono basate sulla confusione tra uso e menzione. Quando si dice “io sto mentendo”, si sta pronunciando una frase propria di un paradosso di tipo autoreferenziale, quindi insolubile.

Buridan

Un’affermazione non è vera o falsa in assoluto, ma solo relativamente a un certo momento storico. Se è impossibile che una frase possa essere vera o falsa nello stesso tempo, essa può esserlo in tempi diversi: per esempio, “Platone dirà il falso quando pronuncerà la prossima frase” e “Socrate disse il vero quando pronunciò la frase precedente”.


ARTICOLO DI SATTA  ALESSANDRO DELLA CLASSE III A DEL LICEO CLASSICO


SITOGRAFIA:

https://it.wikipedia.org/wiki/Paradosso_del_mentitore

https://www.festascienzafilosofia.it/2018/02/il-paradosso-del-mentitore/