http://www.esercito.difesa.it/storia/pagine/uniformi-della-prima-guerra-mondiale.aspx

​​L’Uniforme Grigio Verde entrò ufficialmente in uso con la circolare n.458 del 4 dicembre 1908 per tutte le Armi ad eccezione della Cavalleria che inizierà ad indossarla soltanto dall’anno successivo (Circolare n. 97 del Giornale Militare del 3 febbraio 1909).
Lungo fu il periodo di accavallamento fra le vecchie uniformi blu e la nuova tenuta che equipaggiò al completo l’Esercito a partire dal 1913.

Composta da una giubba ed un pantalone di panno pesante, con piccole differenze se destinata ad Armi a Piedi (Fanteria, alcune specialità di Artiglieria e Genio) o Armi a Cavallo (Cavalleria, Artiglieria e Carabinieri) subirà costanti modifiche per meglio adattarla alla vita di trincea.

da sx: Cavalleggero del Reggimento l'Aquila (27°); Dragone di Piemonte Reale (2°)

La giubba, ampia e comoda “ma in modo che si acconci con garbo alla persona” era ad un petto, con colletto in piedi, chiusa da una bottoniera nascosta di cinque bottoni di frutto. Spallini a salsicciotto erano fissati all’attaccatura delle maniche che terminavano con dei paramano a punta. Un gilet di taglio classico veniva indossato sotto la giacca. I pantaloni erano per le Armi a Piedi di due tipi, da montagna e non, differenziati sostanzialmente dalla lunghezza ed ampiezza dello stesso.